Marina di Massa – Nella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 u.s. in località Partaccia, sul litorale di Marina di Massa, la Guardia costiera ha sequestrato oltre 1000 esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus), per un peso totale di circa 60 kg, e di tutto il materiale utilizzato per la loro raccolta.
Le squadre operative della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, che già da mesi stavano conducendo indagini lungo il litorale di giurisdizione, sono infine riuscite a cogliere sul fatto i pescatori di frodo proprio mentre portavano a riva una rete colma di ricci di mare – specie sottoposta a particolare tutela in considerazione del suo elevato valore biologico nel delicato ecosistema costiero.
I militari intervenuti hanno contestato ai due pescatori originari di Trani, gli illeciti di pesca di echinodermi in tempi vietati (maggio e giugno sono infatti i mesi in cui la pesca non è consentita in quanto periodi di riproduzione) ed in zone vietate, entro i 300 metri dalla costa.
L’attività si è conclusa con la re-immissione in mare degli esemplari di riccio, trattandosi di esemplari ancora vivi.
Questo episodio è l’ultimo di una serie che ha visto frequentemente pescatori pugliesi protagonisti di incursioni sui litorali toscani, volte al prelievo illecito e abusivo di ricci di mare per la successiva vendita proprio nell’area pugliese, dove i ricci di mare sono considerati una vera specialità.
La Capitaneria di porto, mette in ogni caso in guardia i cittadini dall’acquisto e consumazione di prodotti provenienti da cicli di lavorazione “clandestina” o “casalinga”, nei quali non viene assolutamente garantito il rispetto delle normative sanitarie per l’eventuale lavorazione e confezionamento dei prodotti ittici e invita i cittadini a fornire ogni utile segnalazione per contrastare ogni ulteriore forma di pesca illegale.