La Polizia Municipale di Figline e Incisa Valdarno (FI) ha sequestrato ieri 15 piante di Cannabis sativa (canapa indiana), la nota pianta con proprietà, oltre che stupefacenti, anche terapeutiche riconosciute dalla medicina moderna, ormai anche in Italia. La Toscana è stata la prima Regione italiana a varare una legge, la n. 18 dell’8 maggio 2012, che prevede l’uso di alcuni farmaci cannabinoidi a carico del Servizio sanitario regionale. Erano nascoste tra pomodori e patate, in un giardino privato a Burchio, e sono state trovate, spiega la nota del comune Figline-Incisa, “nell’ambito di una indagine anti-droga coordinata dal Comandante Daniele De Sanctis sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Firenze, dott. Focardi”.
“Per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti è stata quindi deferita all’Autorità Giudiziaria una donna di 49 anni originaria di Firenze e residente a Figline e Incisa Valdarno in località Burchio, dove, nel giardino della propria abitazione, aveva fatto crescere 15 piante di canapa indiana alte circa 2 metri (oltre 13 kg) per un valore che sul mercato avrebbe fruttato fino a 15mila euro – continua la nota – . In casa gli agenti, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato anche circa 10 grammi di cannabis (circa 35 dosi), oltre ad una ventina di semi da impiantare per nuove produzioni dello stupefacente. Già nota alle forze dell’ordine per numerosi reati contro il patrimonio e plurirecidiva per il reato di produzione e spaccio di sostanze stupefacenti, la donna è stata denunciata a piede libero”.