Salutate la capolista
La Trenk è un carrarmato: liquidata anche Ostuni

I biancorossi soli al comando dopo una grande prova nella tana dell’ex Marcelletti

Archiviata la sconfitta (indolore) di Coppa Italia a Scafati, la Trenkwalder di coach Menetti riprende la sua marcia in campionato ed espugna anche il Pala Pentassuglia di Ostuni 88-83. Dopo una prima parte di gara equilibrata, i biancorossi hanno piazzato il break decisivo nel terzo quarto ed hanno mantenuto il vantaggio acquisito fino al suono della sirena, stroncando sul nascere ogni tentativo di rientro da parte dei padroni di casa con una grande prova difensiva.

E dire che il quintetto di coach Marcelletti aveva fatto la sua onesta gara per più di metà tempo, chiudendo in vantaggio entrambe le prime frazioni di gioco. Reggio Emilia è stata lì, alla finestra, in attesa di dare l’accelerazione che avrebbe spaccato in due la partita. I biancorossi, infatti, partono disattenti, poco concreti rispetto alle ultime uscite e concedono ben 45 punti da Ostuni in metà gara, aggrappandosi il più delle volte alle invenzioni degli americani Taylor e Robinson per rimanere attaccati agli avversari, arrivati al +7 massimo vantaggio a pochi istanti dal rientro degli spogliatoi.

Il terzo quarto è quello decisivo per le sorti del match. Reggio ritrova difesa e contropiede e dal -4 d’inizio gioco balza al +8 (massimo vantaggio) alla fine del tempo. I numeri tornano ad essere quelli di sempre (26 i punti segnati nella terza frazione) e la difesa torna a sua volta a fare la differenza. Taylor è in giornata di grazia ma l’ingenuo quarto fallo di Robinson a pochi secondi dalla fine del quarto costringe Menetti ad utilizzarlo con il contagocce nell’ultima decisiva frazione.

I biancorossi  però non si disuniscono, Ruini porta il vantaggio a +10 prima che Ostuni, grazie alle bombe di Rossetti, impatti la gara a 3′ dalla sirena di fine gara. La Trenkwalder tira fuori le unghie e, nel momento decisivo, prova a scrollarsi di dosso dalle spalle di Donell Taylor, finora unico terminale offensivo in grado di aprire le maglie della difesa di casa: Slanina sigla la tripla del nuovo mini-break che taglia le gambe agli uomini di Marcelletti; i brindisini, mai domi, provano un nuovo colpo di reni finale vanificato, però, dall’esperienza con la quale Reggio controlla il risultato fino al suono della sirena. Per i biancorossi arriva così l’ottava vittoria in campionato ma, soprattutto, arriva in trasferta dove in passato i nervi sono stati difficilmente controllabili a differenza della gara di oggi. Quel che è certo, in una giornata che ha visto la caduta di ben due capoliste, è che Reggio Emilia non può essere più considerata la bella sorpresa della Legadue; semmai una delle squadre da battere.

ASSI BASKET OSTUNI – TRENKWALDER REGGIO EMILIA 83-88 (23-21; 45-42; 63-68)

Ostuni : Sirakov ne, Klobucar 12, Jurevicus 16, Diliegro 13, Basei 6, Margio ne, Rinaldi 6, Carenza 4, Rossetti 13, Johnson 11, Berti 2

Trenkwalder : Robinson 19, Slanina 15, Filloy 5, Cervi 0, Taylor 27, Valenti 4, Chiacig 10, Ruini 6, Viglianisi 2, Pini 0, Germani ne

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