E’ sperabile che il Ministro Delrio, principale ispiratore del master
plan per l’area nord di Reggio, il sindaco Luca Vecchi, il Presidente
della Provincia Manghi, il Presidente della Camera di commercio
Landi e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sociali
che parteciperanno lunedì prossimo all’importante convegno sulla
stazione mediopadana dell’alta velocità ferroviaria non dimentichino
che senza Fiere di Reggio il citato masterplan diventerebbe un miniplan.
Senza centro fieristico, Reggio sarebbe notevolmente più povera
in termini di perdita di tanti posti di lavoro e milioni di euro di
giro d’affari e di scomparsa di uno strumento fondamentale di
sviluppo economico ed internazionalizzazione delle attività
produttive.
Oltre la positiva proroga di un anno concessa dalla procedura concordataria,
spetta ora ai citati attori istituzionali ed economci
compiere un ulteriore passo in avanti per evitare la morte delle
Fiere di Reggio e concretizzare un piano concreto in grado di salvare
definitivamente il centro espositivo reggiano.
Intanto servirebbe che il Comune capoluogo ribadisse solennemente che
non sono possibili altre destinazioni urbanistiche dei capannoni
fieristici di via Filangieri.
Speriamo infine che l’esposizione ornitologica internazionale
attualmente in corso,
e che è la mostra del genere più importante in Europa e che nel 2014
ha richiamato 33.000 visitatori ,
non sia l’ultima che si svolga al centro fieristico reggiano