Sentinelle salmastre

I 40mila di Piazza Maggiore certificano che il sardinimso è ormai una religione, coi suoi riti, le sue celebrazioni, il suo “logo” ed il suo “daimon” da esorcizzare

Domenica 19 gennaio a Bologna la manifestazione del movimento delle Sardine.”La piazza è stracolma di persone”. A detta degli organizzatori “sono circa 40mila persone, visto il parco sul retro di piazza VIII Agosto” la Montagnola “è pieno di persone. Questa è l’ennesima dimostrazione che a volte il buon senso, la parola, il non urlare, il non giocare sporco può ancora pagare”, ha detto il leader delle sardine, Mattia Santori, facendo un bilancio nel corso della manifestazione. Il concertone è stato aperto sulle note del nuovo inno delle Sardine “6000 (siamo una voce)” del cantautore ravennate MaLaVoglia. “Siamo sardine e siamo tante, siamo formiche col passo di elefante, siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce, il vento sta cambiando”, uno dei passaggi. Prima dell’inizio dalla piazza gruppi di persone avevano intonato “Bella Ciao”.

“L’Italia non abbocca”; “L’Emilia non si lega”. “Da una piccola sardina derivano grandi responsabilità”, le scritte su alcuni striscioni esposti. Ai lati del palco lo slogan dell’iniziativa “Bentornati in mare aperto”, che richiama il manifesto ufficiale delle sardine. ” “Abbiamo già vinto una battaglia che prima che politica è culturale. I numeri dimostrano che si può fare dialogo sociale senza odiare”, ha detto il leader delle Sardine Mattia Santori in piazza VIII agosto. L’obiettivo dei 4 fondatori delle Sardine – Mattia Santori, Andrea Garreffa, Roberto Morotti, e Giulia Trappoloni – è “restituire alla città l’energia che si è generata in tutta Italia” e “ridare dignità ad un territorio” mai come adesso contendibile dalle destre. Si tratta del ‘secondo tempo’, in grande stile, del debutto avvenuto in piazza Maggiore, sempre a Bologna, da dove tutto è partito. Un evento non più ‘artigianale’ come il flash-mob sul Crescentone del 14 novembre scorso ma un vero e proprio evento-show. “Fare politica dal basso con arte e cultura” questo il senso della manifestazione per la quale sono stati raccolti ben 70mila euro via crowdfounding in soli 24 giorni da oltre 3mila sostenitori.

 

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