Sentenza AjaStrage Cervarolo: La Germania non “paga”

Accolto il ricorso di Berlino contro Roma per ottenere il blocco delle indennità
Cervarolo: l'aia dove è avvenuta la strage

Giustizia è stata fatta, ma solo a metà. A sette mesi dalla condanna all’ergastolo di 7 nazisti responsabili della strage di Cervarolo (Villa Minozzo) del marzo 1944, è ormai certo che i familiari delle vittime non otterranno alcun risarcimento.  La Corte internazionale dell’Aja ha infatti accolto il ricorso della Germania contro l’Italia per ottenere il blocco delle indennità alle vittime dei crimini nazisti. La Corte ha stabilito che  l’Italia «ha mancato di riconoscere l’immunità riconosciuta dal diritto internazionale» alla Germania.  I giudici hanno accolto in toto il ricorso presentato dalla Germania che accusava l’Italia e il suo sistema giudiziario di «venire meno ai suoi obblighi di rispetto nei confronti dell’immunità di uno stato sovrano come la Germania in virtù del diritto internazionale». La Corte dell’Aja ha inoltre accolto la richiesta di Berlino di «ordinare all’Italia di prendere tutte le misure necessarie affinché le decisioni della giustizia italiana che contravvengono alla sua immunità siano prive d’effetto e che i suoi tribunali non pronunzino più sentenze su simili casi».

La sentenza arriva dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione che nel 2008 aveva condannato lo Stato tedesco a risarcire i familiari delle vittime delle stragi compiute durante l’occupazione tedesca. La sentenza della Cassazione era stata considerata un precedente storico sancendo per la prima volta il diritto per le vittime delle stragi naziste ad essere risarcite nell’ambito di un procedimento penale. Nessun altro Paese al mondo, infatti, aveva mai intentato cause di risarcimento nei confronti della Germania in ottemperanza alla clausola dell’immunità giurisdizionale.

L'avvocato Ernesto D'Andrea

“Sentenza politica”

“Le sentenze si rispettano, ma questa è una sentenza funzionale alla salvaguardia di rapporti diplomatici” è il commento a caldo dell’avvocato Ernesto D’Andrea, uno dei tre avvocati (con Vainer Burani e Andrea Speranzoni) di parte civile per la strage di Cervarolo. “A questo punto – dice – ottenere gli indennizzi per i familiari delle vittime  sarà molto difficile perché si dovrebbero avviare cause civili molto costose in Germania nei confronti dei responsabili. Per questo rilancio una proposta: creare una rete di associazioni e sindacati che contribuiscano a sostenere le azioni legali. Solo così i familiari delle vittime possono sperare di ottenere i risarcimenti”. La somma che spetterebbe alle parti civili solo per la strage di Cervarolo ammonta a quasi 4 milioni di euro, 100mila al Comune di Villa Minozzo.

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