Questa squadra sembra non avere più limiti. La Trenkwalder Reggio Emilia mette a segno la sua ennesima meraviglia superando, in un Palabigi dall’ennesimo tutto esaurito, i pari classifica della Lenovo Cantù per 71-65 al termine di una gara giocatasi sulla sottile linea dell’equilibrio per tutti e quaranta i minuti di gioco e decisa solamente nei secondi finali dallo straordinario carattere del quintetto biancorosso, giunto ora al quinto posto con gli stessi succesi di squadre del calibro di Siena e Milano. I biancorossi hanno avuto un solo passaggio a vuoto, nel secondo periodo, ma sono riusciti ad ottenere l’ennesimo successo della loro stagione con le unghie e con i denti grazie ad un ottimo finale, giocato con il piglio e la freddezza di una grande.
La gara è da subito equilibrata con entrambe le squadre che rispondono colpo su colpo all’avversario e nella quale, come ultimamente accade spesso, è decisiva l’entrata in campo dalla panchina di Troy Bell che a fine primo quarto è già il miglior marcatore biancorosso – 9 pt in tre minuti di gioco – e permette a Reggio di andare al primo riposo in vantaggio di tre lunghezze. L’equilibrio, però, si spezza a metà della seconda frazione di gioco quando Cantù tenta il primo allungo arrivando al +5 e approfittando della frettolosità dei giocatori di Menetti che girano il pallone con poca pazienza prendendo decisioni spesso poco ragionate rispetto al loro consueto standard di gioco; i biancorossi tirano molto e male da dietro l’arco dei tre metri (2/10 a metà gara) costretti dall”attenta difesa a zona messa in campo dalla squadra di coach Trinchieri la quale, nonostante la reazione biancorossa, raggiunge a pochi secondi dal riposo lungo il massimo vantaggio (+9) che solo una tripla allo scadere di Brunner rende meno pesante. Il secondo parziale si chiude, infatti con un eloquente 21-12 per gli ospiti con Reggio che conta tra le sue fila un opaco Taylor (4 pt e 2/8 dal campo).
Alla ripresa delle ostilità Reggio piazza subito un 7-2 di parziale che mette pressione a Cantù e a metà quarto impatta di nuovo il risultato grazie a due triple di capitan Slanina; mentre sulla sponda lombarda Aradori è l’unico a prendere in mano le iniziative biancoblu, su quella reggiana è di nuovo decisivo l’apporto di Bell che riporta avanti i biancorossi a fine terzo quarto con gli ospiti che segnano solamente dieci punti e sembrano non trovare più la continuità del primo tempo grazie soprattutto alla solita difesa biancorossa, tornata a giocare ai livelli che tutti noi conosciamo. La Trenk prova così ad approfittarne e cerca subito l’allungo all’inizio dell’ultimo periodo (+6) ma Cantù rimane aggrappata grazie alle solite bombe del sempreverde Mazzarino e del redivido Mancinelli e torna addirittura avanti quando sul tabellone mancano 3’39” al suono della sirena finale; da questo momento le squadre lottano punto su punto, pallone su pallone ma è Reggio a sbagliare di meno e a concedere pochissimo in difesa con Filloy che, a meno 50”, sigla la tripla del definitivo +5 che rende invano l’ultimo tentativo di rimonta degli uomini di Trinchieri, anch’essi costretti a chinarsi alla dura legge imposta dal quintetto di Menetti davanti all’incontenibile pubblico di casa. Il sogno continua, non svegliateci.
TRENKWALDER RE – LENOVO CANTU’ 71-65 (22-19; 34-40; 52-50)
Trenkwalder: Jeremic 5, Taylor 8, Brunner 9, Antonutti 5, Bell 18, Veccia ne, Filloy 3, Slanina 8, Cervi 4, Silins 0, Cinciarini 11
Cantù: Abass ne, Scekic ne, Smith 3, Leunen 5, Mazzarino 15, Casella ne, Brooks 7, Tyus 3, Tabu 1, Aradori 15, Cusin 2, Mancinelli 14