Firenze – Stasera martedì 25 gennaio, alla vigilia del presidio che porterà sotto le finestre della giunta regionale, una nutrita rappresentanza di associazioni e partiti che ne invocano il ritiro, il presidente regionale Eugenio Giani chiarisce la posizione della propria squadra circa la proposta di legge del Partito Democratico che riguarda la “semplificaizone ed agevolazione delle procedure urbanistiche, per molti equivalenti a una “smonta Marson”, ovvero la legge ambientale molto avanzata che ha posto la Toscana fra le regioni capofila della tutela ambientale. “La proposta di legge del Partito democratico per la semplificazione ed agevolazione delle procedure urbanistiche, deve andare avanti – dice Giani – Non vi sono interferenze con la legislazione posta attualmente a tutela dell’ambiente”. Dunque, per il presidente della regione, condividendo l’impostazione del testo di legge presentato dal gruppo del Pd in Consiglio regionale e la linea del capogruppo Vincenzo Ceccarelli, non ci saranno contrasti con la legge Marson. Perché? Perché si sostiene che verranno fatte “le modifiche necessarie per adeguare la proposta del Pd alle osservazioni fatte dagli uffici legislativi”.
La proposta di legge, lo ricordiamo, prevede un percorso semplificato , anche se transitorio, per i progetti di opere pubbliche da finanziare con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
“Ritengo – prosegue il presidente Giani- l’intervento del gruppo Pd importante e positivo. Sono state fatte polemiche – aggiunge – perché la proposta di legge presentata poteva avere degli aspetti che andavano ad interferire con leggi nazionali, riferite all’ambiente o anche con leggi regionali, come la legge Marson. Ma – precisa Giani- voglio fugare ogni dubbio: non ci sarà interferenza, ma armonia fra queste legislazioni. Il testo di legge presentato dal Pd, e Ceccarelli lo dice, sarà modificato per porlo in armonia col sistema di legislazione urbanistica ambientale, sia a livello regionale che nazionale. Non vi sono dunque problemi sul piano dei contrasti di valori e intenti La proposta di legge – conclude Giani- deve andare avanti e trova la condivisione della giunta”.
Per quanto riguarda il presidio di domani, i firmatari, che vanno da Prc a Firenze Città Aperta, da Una città in comune – Pisa a Sinistra italiana – Toscana, a vari comitati e associazioni ambientaliste come Italia Nostra regionale e fiorentina, vari comitati e presidi, a sindacati di Base come Cub Firenze, accusano la proposta di legge targata Pd di “destrutturare le norme per la tutela e lo sviluppo armonico del territorio – in particolare la legge 65/2014 cd “legge Marson” e minare le sovra ordinate normative nazionali e e regionali come il Piano Paesaggistico e il PIT, operare una forte deregulation, aprire ad uno sviluppismo quasi senza regole come elemento di rilancio dell’economia regionale. Il tutto – si pensi alle norme che aprono al maggiore consumo di suolo, a togliere di mezzo gli strumenti di partecipazione e di valutazione ambientale come VIA, VAS e AIA, ma anche derogare ai vincoli nelle aree boschive – nella solita logica dell’emergenza permanente (magari con la necessità di portare a casa progetti del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza che nessuno ha discusso nei consigli comunali e tantomeno con le cittadine e cittadini, con voci e dichiarazioni preoccupanti di risuscitare o accelerare alcune “grandi opere” già ampiamente bocciate in ogni sede)”.
Ed ecco il lungo elenco dei partecipanti al presidio:
Medicina democratica
Quaracchi Le Piagge