Cortona – “Seduzione etrusca” è una di quelle mostre da non perdere. Un evento prezioso, allestito all’interno del museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona, che ricostruisce con dipinti, disegni archeologici, libri e documenti la nascita dell’etruscologia moderna. Non solo. Illustra anche la passione del mondo anglosassone nel XVIII secolo per gli etruschi e il contributo dato da Lord Thomas Coke che nel corso del suo Grand Tour, sviluppò un crescente amore per l’antico e per la civiltà etrusca. La mostra è arricchita da prestiti eccezionali: per la prima volta giungono in Italia capolavori etruschi inviati dal British Museum e da Holkham Hall, il castello nel Norfolk in cui Coke si era circondato delle sue splendide collezioni.
Il percorso della mostra inizia con sullo sfondo il suono del galoppo di cavalli per iniziarci al clima del Grand Tour settecentesco. Thomas Coke, futuro conte di Leicester, non si sottrasse a quel “pellegrinaggio” culturale nelle città d’arte italiane ritenuto doveroso a partire da metà del XVII secolo per i ricchi rampolli anglosassoni. Appassionato di storia antica, e in particolare di Tito Livio, rimase a lungo in Toscana e nella Firenze di Cosimo III dove conobbe il suo ministro Filippo Buonarroti , che convinse il giovane inglese finanziare la pubblicazione di ‘Etruria Regali’, testo fondatore dell’etruscologia rimasto inedito per oltre un secolo e rinvenuto fortuitamente presso un antiquario fiorentino nel 1719.
L’opera era stata commissionata da Cosimo II allo storico scozzese Thomas Dempster ma non era mai stata pubblicata. L’edizione fu curata dal Buonarroti che convinse Coke ad arricchirla con 93 tavole raffigurante le principali opere etrusche note all’epoca. La pubblicazione, nel 1726, di “Etruria Regali” fece esplodere in Europa una passione per gli etruschi e gettò le basi per l’etruscologia moderna. Sull’onda dell’entusiasmo, si moltiplicarono gli scavi, i viaggi e gli scritti e l’anno dopo la pubblicazione nasce a Cortona la prima Accademia di studi etruschi d’Europa.
Grazie alla mostra dopo 300 anni torna in Italia il manoscritto originale di Dempster assieme ad alcuni disegni preparatori e alle matrici in rame realizzati per le tavole integrative dell’edizione finanziata da Coke con oltre 2.000 scudi fiorentini. I rami sono riemersi solo ultimamente dai solai di Holkham Hall e sono presentati a Cortona per la prima volta assieme I curatori della mostra sono anche riusciti, grazie ai prestiti del British Museum e di altri musei italiani, di esporre le opere rappresentate nelle illustrazioni di “Etruria Regali” , come la bellissima testa bronzea scoperta in un’isola del lago di Bolsena. Tra i capolavori esposti vi è anche l’Arringatore prestato dal Museo Archeologico di Firenze e la ‘Patera cospiana” custodita al Museo archeologico di Bologna. La mostra permette anche di conoscere meglio la figura Buonarroti, un multiforme ingegno che fu un grande erudito, un archeologo dilettante e grande collezionista.