Firenze – Addio Sandro Mazzinghi. Ci ha lasciato uno dei più grandi pugili della storia della boxe mondiale. Un grandissimo campione. Da una decina di giorno l’81enne Mazzinghi era ricoverato all’ospedale di Pontedera per una ischemia.
La salma è esposta al Santuario del Santissimo Crocifisso a Pontedera. I funerali lunedì a Pontedera, la sua città nativa. Lascia la moglie Marisa ed i figli David e Simone.
A testimoniare la grandezza di questo pugile il suo ruolino di marcia : 64 incontri vinti di cui 43 prima del limite e soltanto tre sconfitte. Esordì il 15 settembre del 1961 e l’ultimo match lo disputò il 4 marzo a Firenze. Nei superwelter è stato due volte campione del mondo e dal 1966 al 1968 campione europeo.
Sul ring era un guerriero indomabile. Incalzava l’avversario senza respiro fino a quando lo metteva al tappeto. Storica, entusiasmante, la sua rivalità con Nino Benvenuti. E’ stata così popolare da dividere in due l’Italia. Come è accaduto nel ciclismo tra Coppi e Bartali.
I due grandi campioni si sono incontrati, titolo iridato in palio, due volte. A Milano ed a Roma. Due successi di Benvenuti contestati da Mazzinghi. Affrontò il match di ritorno (voleva rinviarlo) ancora sconvolto dalla morte della prima moglie Vera sposata appena da 12 giorni. La coppia tornava a casa da una festa trascorsa ad Altopascio quando la vettura uscì di strada schiantandosi contro un albero.
Nel 1962, anno successivo al suo esordio, fu designato sfidante al titolo mondiale detenuto dall’australiano Dupas. A Milano vinse per k.o. e fu il quarto italiano ad fregiarsi della cintura iridata (prima di lui Carnera, Loi e l’aretino D’Agata). Vinse anche il match di ritorno disputato a Sindey.
Nel 1968 l’occasione per riprendesi il titolo iridato. A Milano incontrò il coreano Hi-soo Kim. Oltre 30mila spettatori. Fu una durissima battaglia; 15 riprese condotte alla morte. Alla fine vinse il guerriero italiano. Di quel match ne parlarono i giornali di tutto il mondo.
Poi perse il titolo mondiale a Roma per doppia ferita agli occhi contro Freddie Litt. Conclusa la carriera nel 1978, Mazzinghi ha vissuto in una tranquilla villetta a Cascine di Buti circondata dal verde. Se ne è andato per sempre, ma il suo nome resterà scolpito nella storia dei grandi campioni della boxe mondiale.