Scuole in appalto: insegnanti-genitori in rivolta

Firenze – Piazza di San Firenze, oggi pomeriggio. Quasi non si passa, per la folla di genitori, insegnanti, bambini, che si sono dati appuntamento sulle scale dell’ex-tribunale per dire con la presenza, gli striscioni, i cartelli, gli slogan, le parole, che il disegno di dare in appalto i pomeriggi delle scuole materne fiorentine, non va giù. “Non è solo una questione di posti di lavoro, come vuole ridurre il problema la signora Giachi – dice Silvia – come non è solo una questione di qualità dell’insegnamento. Qui il vero problema è: l’istruzione deve essere pubblica o no? Non esiste il “ni”. Perché se è pubblica, ha suoi procedimenti e modalità di scelta delle insegnanti, tramite concorso pubblico, di contrattualizzazione, di controlli e di programmi. Se è privata, ha un’altra modalità di scelta, di controlli, e, se non di programmi, almeno di tagli interpretativi e di scelte sulle priorità educative sì. E, dal momento che ancora il Paese è uno, basato su uno Stato che incassa le tasse per corrispondere servizi pubblici fra cui istruzione e sanità, ebbene, non c’è altro modo per fornire questi servizi. Se salta questo, salta la stessa idea di pubblico. E di Stato“.

Se questo è il punto, si capisce bene il motivo per cui oggi, al faccia a faccia fra una rappresentanza di genitori di tutte le scuole di Firenze e Giachi, la vicesindaca che vuole introdurre il metodo “misto”, non ci sia stata intesa. Anzi. Sembra addirittura che i fronti opposti siano ancora più opposti, nonostante la vicesindaca abbia anche assicurato che verranno messi in atto capitolati d’appalto con “costi di gestione suddivisi” fra spese organizzative e spese del lavoro, per assicurare agli insegnanti dei “privati” il rispetto del contratto nazionale. E così, rimangono da un lato, insegnanti e genitori sul piede di guerra, dall’altro, un’amministrazione che è intenzionata a continuare “la sperimentazione”. Nonostante la “piazza”.

E la piazza si fa sentire. Sono centinaia, oltre trecento, le persone convenute dapprima in piazza San Firenze e poi in piazza della Signoria. Con le idee chiare, che vengono ribadite da innumerevoli striscioni e cartelli. Tutti con un comune denominatore: stop al tentativo di “privatizzare” le scuole pubbliche. Ed è la portavoce de “L’infanzia non si appalta”, il gruppo che si è costituito dopo l’annuncio della vicesindaca Giachi, a dare l’appuntamento del prossimo evento: il 13 aprile assemblea pubblica all’Isolotto. Una scelta che la dice lunga su cosa bolle in pentola: al di là dello scontro (che pure esiste) sul lavoro, ciò che si contrappone sono due modelli di società. E di istruzione.

l'infanzia non si appalta 1

Total
0
Condivisioni
Prec.
Prato, soluzione tempestiva per iscrizione alunni diversamente abili

Prato, soluzione tempestiva per iscrizione alunni diversamente abili

Prato –L’efficienza della rete pratese costituita di enti locali, ufficio

Succ.
Calcio D, Poggibonsi ok in duplice rimonta sul Sansepolcro (3-2)

Calcio D, Poggibonsi ok in duplice rimonta sul Sansepolcro (3-2)

Firenze – Il Poggibonsi, vicecapolista del Girone E di Quarta Serie, fa

You May Also Like
Total
0
Condividi