Scuola, no turn over personale, possibile estensione appalti

Firenze – Si è consumato sabato scorso 12 febbraio l’atteso incontro sui Servizi all’Infanzia fra amministrazione e parti sindacali. L’appuntamento era stato sollecitato dalla Rsu dopo l’assemblea della Scuola dell’Infanzia (tenutasi il 3 Febbraio).

Davanti ai rappresentanti sindacali sono intervenuti la vicesindaco Cristina Giachi, l’assessore al personale Federico Gianassi, il dott. Pantuliano e la dott.ssa Pilotti. Sul tavolo, in buona sostanza, la questione del personale scolastico. “Rispetto alle previsioni di uscita del personale dalla scuola i “numeri” ancora approssimativi – si legge nella nota diffusa dalla Rsu – parlano di 37 insegnanti in uscita ad agosto per pensionamenti e passaggi allo Stato e di 4 esecutori, oltre a 10 Amministrativi della Direzione Istruzione”.

Di fatto, ciò che l’amministrazione ha spiegato alla controparte, prevede la richiesta di “passaggio” allo Stato di 14 sezioni (Villani, Lavagnini, Vittorino da Feltre) con possibile estensione dell’appalto per altre sezioni.

Per la Rsu l’incognita di riuscita dell’operazione “è molto forte”, mentre per quanto riguarda il piano delle assunzioni vero e proprio, “hanno versato lacrime di coccodrillo ricordando a tutti noi che la possibilità di coprire il turn over è scesa, nella Legge di stabilità dall’80% al 25% e che allo stato attuale non esiste ancora una priorità dell’Amministrazione su dove investire”.

Sezione asili nido, anche in questo caso il piatto piange: a fronte di 12 cessazioni l’amministrazione ha informato i sindacati che attueranno 7/8 passaggi da part time a full time con l’assunzione di 4 esecutori. Ciò consentirebbe, secondo quanto affermato dall’amministrazione comunale, di non ricorrere a nuovi appalti in questi servizi. La conferma arriverà con l’approvazione del Bilancio e relativo piano di assunzioni.

Il vero problema tuttavia, secondo quanto hanno ribadito le parti sindacali, è che “questa scuola comunale non avrà un futuro e non lo avranno neppure le insegnanti se l’Amministrazione non cambia strada”. Insomma, “il modello organizzativo inaugurato dalla Giachi non è scuola, e questo chiaramente non è un giudizio sulle insegnanti della Cooperativa, le quali vivono una condizione di marcata differenza contrattuale sia economica che dal punto di vista dei diritti, ma è un modello che non garantisce continuità al progetto formativo. Così anche il giudizio sul sistema degli appalti nell’intero settore educativo, poiché all’interno del sistema integrato dei servizi rischia di rafforzare il privato a svantaggio della gestione pubblica”.

La richiesta avanzata dalle parti sindacali all’amministrazione è quella di investire più risorse possibili per le assunzioni di insegnanti, educatori, esecutori. Una politica di investimento sociale che dovrebbe valere per tutto il sistema di welfare cittadino. Inoltre le Rsu hanno richiesto un nuovo confronto “appena l’Amministrazione avrà deciso quante risorse stanziare a bilancio e in quale direzione”.

Tirando le fila: l’assessore Gianassi si è assunto l’impegno di convocare un nuovo incontro prima dell’approvazione del bilancio, mentre l’Rsu deciderà quali iniziative intraprendere per sostenere la propria battaglia. Infine, per quanto riguarda il Fondo d’Istituto, è prevista una riunione in sede tecnica con il direttore Pantuliano “per definire i termini dell’accordo sindacale da sottoscrivere quanto prima”.

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