Firenze – Il messaggio è diretto e senza fronzoli: alla scuola toscana mancano 169 unità di personale non docente (ATA, vale a dire, personale amministrativo, tecnico e ausiliario), e i sindacati si preparano alla mobilitazione. Anche perché, come spiegano in una nota unitaria Cgil, Cisl e Uil, la situazione è a rischio, in molte scuole, per quanto riguarda l’organizzazione del servizio degli uffici di segreteria e di assistenza ai laboratori, oltre alla garanzia di condizioni ottimali di vigilanza, di sicurezza e di igiene. Tutto ciò, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico.
La vicenda non è nuova, ed è la conclusione di un lungo braccio di ferro che si è tenuto fra il Ministero e le organizzazioni sindacali. Un lungo confronto a cui il Ministero ha dato un “taglio” con una nota ( la 33992/17 del 2 agosto scorso sull’adeguamento dell’Organico di Diritto alle situazioni di Fatto del Personale ATA per l’A.S. 2017/18) con cui ha confermato “nei numeri e nei contenuti quanto inviato in bozza ai sindacati, non tenendo conto delle nostre osservazioni e richieste avanzate in proposito”.
Dunque, sull’Organico di Fatto, sono stati autorizzati, spiegano i sindacati, “solo 196 posti alla Toscana, che dovrebbero servire per garantire alle scuole, ad avviso dell’Amministrazione, il loro pieno funzionamento”. Un numero che, per le organizzazioni sindacali,è “assolutamente insufficiente” per garantire il pieno funzionamento alle scuole, in particolaare “a fronte dei tagli che ci sono stati, delle restrizioni circa le sostituzioni del personale assente, del notevole aumento dei carichi di lavoro delle segreterie scolastiche dovuto alla legge 107/2015 e delle continue incombenze burocratiche attribuite impropriamente ogni giorno alle scuole”.
La soluzione, secondo i sindacati, si sarebbe potuta trovare in sede regionale, con una concertazione che tenesse conto degli interessi contrapposti, e richiedendo a tal proposito “un impegno specifico del Direttore dell’USR Toscana, soprattutto in tema di organici e deroghe. L’intesa doveva essere finalizzata a ottenere l’adeguamento delle dotazioni organiche. Era pertanto assolutamente necessario autorizzare tutti i 510 ulteriori posti richiesti dalle singole Scuole, considerando la gestione dei numerosi plessi presenti negli istituti comprensivi, i tempi scuola, la presenza di personale inidoneo alle mansioni, la complessa gestione amministrativa e tenendo presente che più di 100 istituti scolatici risulterebbero scoperti nel ruolo di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi”.
Una speranza, quella dei sindacati, che si è arenata ieri, quando, con un’informativa, viene comunicato dall’amministrazione statale le richieste ricevute dalle varie scuole per l’organico del personale ATA “sono state recepite solo per 145 ulteriori posti in deroga oltre quelli dati sull’Organico di Fatto di cui sopra, lasciando le Scuole della Toscana prive di 169unità di personale che non sono state autorizzate”. Di fatto, dicono i sindacati, “prima si chiede ai Dirigenti di sottoscrivere le richieste del fabbisogno delle scuole, poi l’Amministrazione decide in maniera autoritaria di “filtrarle” smentendo l’operato degli stessi Dirigenti Scolastici”.
Una situazione che i sindacati definiscono “grave”, in particolare andandosi ad aggiungere alle grandi difficoltà a cui da molti anni sono costrette le scuole pubbliche, molte delle quali, ribadiscono i sindacati, si troveranno in crisi fra pochi giorni, all’inizio dell’anno scolastico, proprio er quanto riguarda i servizi delle ATA, dalla segreteria all’igiene.
I sindacati “rivendicano tutti i 510 posti richiesti dai Dirigenti Scolastici necessari per garantire il diritto allo studio, il supporto all’attività didattica e migliorare l’attivita amministrativa delle istituzioni scolastiche. Se non ci saranno risposte adeguate da parte dell’Amministrazione saranno inevitabili iniziative di mobilitazione di tutto il personale ATA fin dai primi giorni di inizio dell’anno scolastico”.