Scuola, l’allarme della Cgil: oltre 200 posti a rischio

Il taglio reggiano è il più alto in regione. Sindacati di base proclamano sciopero il 15 luglio

La mannaia della Finanziaria e del decreto Brunetta è pronta ad abbattersi anche sulla scuola reggiana dove, tra primaria e secondarie, le previsioni fornite dal comparto della Cgil parlano di 140 posti in meno nel personale di diritto.

La cifra, che è la più alta, in negativo, nell’intera regione Emilia Romagna potrebbe essere non più solo una proiezione ma una prospettiva molto poco rosea e molto concreta per l’anno scolastico in corso. I tagli però riguarderanno anche gli operatori non di ruolo: dovrebbero essere oltre 20 gli assistenti amministrativi in meno e oltre 60, sempre a livello provinciale, i collaboratori scolastici. Dunque classi più numerose, meno tempo scuola, probabile difficoltà a soddisfare le richieste delle famiglie specie nelle primarie, aumento del personale in soprannumero, taglio degli specialisti della lingua inglese e degli insegnanti di sostegno agli alunni con disabilità e riduzioni dei laboratori.

Un quadro che preoccupa e non poco Cgil che grida all’attacco ai danni della scuola pubblica. E mentre tutti i provvedimenti sugli organici sono stati impugnati davanti al Tar, l’ultima parola spetterà al Consiglio di Stato. Anche i sindacati di base sono sul piede di guerra. E se la prendono anche coi sindacati tradizionali proclamando uno sciopero il 15 luglio e un’assemblea dei lavoratori mercoledì pomeriggio in piazza S.Giovanni a Reggio.

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