Screening neonatale esteso, mozione del consigliere regionale Vannucci

Firenze – La regione si attivi presso il Governo perché in tutte i paesi membri dell’Unione europea si avvii il percorso di Screening Neonatale Esteso così come accade in Italia, garantendo così ad ogni nuovo nato in Europa la stessa equità di trattamento, superando l’elevata eterogeneità nell’approccio alla questione e le forti  disparità di trattamento fra le persone affette da patologie congenite attualmente esistenti in ambito europeo. E’ quanto chiede la mozione “In merito allo Screening Neonatale Esteso e alla sua implementazione a livello europeo” presentata in Consiglio regionale dal consigliere del Partito Democratico e membro della Commissione Sanità Andrea Vannucci.

“L’assistenza sanitaria – spiega Vannucci – è un diritto personale fondamentale per ogni individuo fin dall’età neonatale, nonché un investimento per il futuro dell’intera società. In Toscana siamo stati la prima regione ad offrire lo screening neonatale a circa 40 malattie metaboliche a partire dal 2004 e, più recentemente, a seguito degli esiti di alcuni progetti pilota, abbiamo ulteriormente esteso lo screening, unica Regione in Italia, a 3 nuove patologie, offrendo opportunità di salute ad un numero crescente di bambini. Lo screening neonatale rappresenta infatti uno degli strumenti più avanzati della pediatria preventiva, grazie al quale è possibile  individuare in modo precoce e tempestivo i soggetti a rischio per alcune malattie congenite, per le quali risultano disponibili interventi terapeutici che se intrapresi  prima della manifestazione dei sintomi possono modificare non solo la storia naturale della malattia, ma soprattutto la qualità di vita dei bambini.

“Purtroppo però – prosegue Vannucci – in Europa, 30 milioni di persone convivono con patologie rare e in ambito europeo il pannello delle patologie sottoposte a Screening Neonatale Esteso non risulta essere omogeneo, creando un’elevata eterogeneità nell’approccio alla questione fra i vari Paesi membri dell’Unione Europea, e generando, di conseguenza, forti disparità di trattamento fra le persone affette da patologie congenite. Il Partito Democratico – conclude Vannucci – ha fatto della lotta contro le disparità uno dei suoi valori fondanti, sin dalla sua nascita. Qui siamo di fronte a una disparità ancora più grave, perché colpisce la salute di neonati e bambini; le comunità italiana ed europea delle persone con malattia rara hanno lanciato un appello per ottenere che il “modello italiano di buona pratica” in materia di Screening Neonatale Esteso venga applicato in tutti i Paesi dell’Unione, spero che questa Mozione possa aiutare a raggiungere l’obiettivo perché  tutti i neonati possano godere del medesimo diritto alla salute”.

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