Si sono ribellati al monarca con un gesto di rottura vera, il primo dopo anni di silenzio fedele. Questa volta la strada sembra segnata e senza ritorno: i giovani del Pdl reggiano che sostengono la candidatura alle primarie di Giorgia Meloni hanno esposto all’esterno della sede del partito in via Roma uno striscione che recita: “Silvio resta a Milanello”. Un messaggio caustico per protestare contro la decisione dell’ex premier di ricandidarsi, facendo saltare le primarie.
“Questa notte il comitato Meloni Premier, assieme alla Giovane Italia, – scrive il responsabile Luca Pattacini, – ha manifestato il proprio dissenso alla ricandidatura di Berlusconi esponendo uno striscione sulla sede del Popolo della Libertà di via Roma 34. Un messaggio ironico per pretendere dal partito di non rimangiarsi la parola per l’ennesima volta e di proseguire sulla strada del rinnovamento come ci chiede la nostra gente con crescente malcontento. Senza nulla togliere a quanto fatto in questi vent’anni da Berlusconi, sosteniamo che sia giunto il momento di andare avanti, lasciando il passo a volti più freschi e spendibili come Giorgia Meloni che, soprattutto nelle ultime settimane, ha attirato grandi attenzioni, interesse e passione attorno a sè ed alla sua candidatura. Il futuro è davanti a noi ed il presente pretende scelte coraggiose, Andiamo avanti senza paura”.
Lo strappo ha provocato una reazione immediata all’interno del partito, ormai prossimo al rompete le righe anche a livello locale. Durissimo l’intervento di Liborio Cataliotti che ha”scomunicato” i giovani: “Sono fuori dalla linea del partito”. Pattacini e compagni hanno invece incassato se non proprio il sostegno ma almeno la comprensione della coordinatrice Roberta Rigon, del vice Giuseppe Pagliani che ne approfittano per attaccare Cataliotti: “Sul fatto che siano lontani dalla linea del partito, siamo compiaciuti di sapere che Cataliotti conosca la linea del partito, ma dovrebbe chiarirci quale e in quali sedi decisa, visto che ieri non si è tenuto alcun ufficio di presidenza! Al contrario, l’ultimo ufficio di presidenza del Pdl, aveva deliberato lo svolgimento delle primarie”