Scossa all’Europa: il vaccino andrà prima agli americani

Parigi – Il colosso farmaceutico francese Sanofi ha sollevato in Francia una tempesta con l’annuncio che i primi ad approfittare del vaccino anti Covid 19 sarebbero stati gli Stati Uniti.  Una dichiarazione cui ha reagito immediatamente anche l’Eliseo ma che ha forse anche l’obiettivo di mettere sotto pressione l’Europa.

Il gruppo aveva infatti spiegato che se gli Stati Uniti avrebbero avuto la precedenza era perché avevano partecipato finanziariamente con svariati milioni di dollari alla costosa ricerca del vaccino.

“E’ vero che abbiamo cominciato il lavoro con il governo americano che si è mobilitato molto presto”, ha dichiarato il responsabile di Sanofi France Olivier Bogillot precisando che il gruppo non farà preferenza verso gli Usa se l’Europa si dimostrerà altrettanto “ efficace” per finanziare il progetto.

Bogillot ha comunque rassicurato che una volta trovato il vaccino contro il Covid 19 sarà disponibile a tutti.  A cercare il vaccino efficace contro il coronavirus si sono lanciati alcune centinaia di laboratori in tutto il mondo.  Attualmente solo una decina, tra cui Sanofi, sarebbe arrivato ai test clinici.

La minaccia di Sanofi di una corsia preferenziale per gli Usa è stata interpretata qui come un modo di dare una scossa all’UE.

Certo uno scossone all’Europa è da considerarsi sempre salutare. Anche il piano Discovery, un progetto europeo di ricerca sulle eventuali cure più efficaci contro il coronavirus in mancanza del vaccino che si dovrà attendere ancora per mesi,  si sta rivelando un’ennesima prova dell’Europa a muoversi in ordine sparso, anche quando è in gioco la salute di migliaia di persone.

Già ribattezzato da alcuni medici “Fiascovery”, il piano lanciato il 22 marzo scorso doveva testare quattro molecole già in commercio (clorochina, remdesivr, lopanivar e ritonavir)su 3.100 malati gravi di coronavirus in almeno sette paesi. Alla ricerca, con una scusa o un’altra, si sono fatti avanti solo 750 pazienti, tutti francesi a parte un lussemburghese. Alcuni paesi si sono tirati indietro per pastoie burocratiche, altri, come l’Italia  ha preferito aderire al programma Solidarity lanciato dall’OMS.

Non solo il progetto si è via via ridimensionato fortemente ma sta anche accumulando ritardi.  Attesi all’inizio del mese, i risultati non sono stati ancora comunicati. Il presidente Emmanuel Macron aveva assicurato  nei giorni scorsi che  sarebbero stati divulgati in questi giorni scorsa ma ancora non se ne ha notizia.

Mentre il vaccino è comunque ancora lontano, già germogliano sulle reti sociali pittoresche teorie complottiste. La più “audace” di tutte è quella patrocinata dalla sfera antivax che denuncia un piano segreto il cui obiettivo è eliminare l’80% della popolazione umana. A voler ridurre drasticamente la popolazione del pianeta sarebbero i governi che, con la scusa di combattere l’epidemia del Covid 19, imporrebbero una vaccinazione di massa con un vaccino letale!!!

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