Siena – La rivista scientifica “Oncotarget” ha recentemente pubblicato uno studio condotto dall’Università di Siena sui tumori alla mammella.
La ricerca, intitolata “P53 status come modificatore di effetto nell’associazione tra glicemia pre-trattamento ed outcome in pazienti non diabetiche affette da cancro mammario HER2 positivo trattato con trastuzumab”, è stata condotta sotto la direzione della dottoressa Maddalena Barba, ricercatrice dell’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma, e vi ha collaborato anche il professor Antonio Giordano, docente di “Anatomia e istologia patologica” dell’Ateneo senese.
Grazie al trastuzumab, una terapia “intelligente” per la cura del cancro mammario, si sono raggiunti risultati soddisfacenti per la creazione di cure più efficaci contro questo tipo di tumori. In particolare, si è scoperto che sui tumori alla mammella ha grande influenza il glucosio e che, in sostanza, il cancro dipende in certo modo dal metabolismo. L’oncosoppressore p53 è capace di agire a difesa dell’integrità genomica, evitando che la cattiva assimilazione di glucosio sia nociva per l’organismo.