Firenze – Un viaggio nell’Europa delle corti e delle dinastie a cavallo fra il 700 e l’800, quando la cultura musicale cominciava a espandersi grazie alle composizioni dei grandi del tempo, Wolfgang Amadeus Mozart e Luigi Cherubini fra tutti. C’erano musicisti che venivano incaricati da principi e nobili, ma anche da ricchi mercanti, di elaborare riduzioni delle arie e delle sinfonie che potevano perciò essere eseguite da pochi strumentisti, assai meno costosi delle orchestre. “Si può dire che questi spartiti erano un po’ come il juke box di oggi: ciascuno poteva suonare la sua musica preferita”, dice il maestro Guido Corti del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.
Il recupero di questo pezzo meno conosciuto della storia della musica è solo uno dei motivi di interesse del Concerto del Granduca, che verrà eseguito domani nella Sala delle Feste del Consiglio regionale (ore 17) nell’ambito della Festa della Toscana 2014. Organizzato dal Centro Associazioni Culturali Fiorentine e dall’Associazione italo-tedesca dei giornalisti con il contributo del Monte dei Paschi di Siena e del Deutsches Institut.
Protagonista assoluto dell’evento è Ferdinando III d’Asburgo Lorena, figlio di Pietro Leopoldo e padre di Leopoldo II, l’ultimo granduca di Toscana. A Ferdinando toccò in sorte una vita piuttosto movimentata. Cacciato dalle truppe napoleoniche gli fu dato come regno provvisorio prima il ducato di Wuerzburg e poi Salisburgo, prima di rientrare a Firenze duecento anni fa, nel 2014. Grande collezionista e amante della musica, nei suoi traslochi il principe asburgico portava con sé le partiture che di corte in corte crescevano di numero. Musica che poi lasciò a palazzo Pitti ai Savoia e che passarono poi agli archivi della Pergola e a quelli del Conservatorio Cherubini dove furono riscoperte e in parte studiate qualche anno fa: “Era come aprire un forziere che non sapeva cosa contenesse”, racconta ancora Corti.
Nel frattempo anche gli studiosi tedeschi a Wuerzburg si chiedevano dove fossero finite quelle note che avevano risuonato nella bellissima Residenz dei principi vescovi elettori. Da loro è partita l’idea di far rivivere quelle musiche, ipotizzando la realizzazione di due concerti: uno a Firenze e uno nel capoluogo della Franconia nel nome di Ferdinando III che è stato il sovrano di Franconia e Toscana, nel duecentesimo anniversario del suo ritorno sulle rive dell’Arno dopo la parentesi napoleonica. L’Associazione italo-tedesca dei giornalisti si è impegnata per la realizzazione del progetto trovando attenzione e sostegno in Ida Antonia Fontana, presidente del Centro Associazioni culturali fiorentine e nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana rappresentato da Gianluca Lazzeri.
L’Ottetto di fiati del Conservatorio Cherubini eseguiranno domani le trascrizioni per armonie di due importanti musicisti austriaci (J.Triebensee e J.N. Wendt) di arie e pezzi concertati di Cherubini e Mozart, una delle quali assolutamente inedita, se non addirittura mai eseguita: “Pagine intonse, mai lette da nessuno”, precisa Corti.
Il partner tedesco sarà rappresentato da Horst Schaefer Schuchardt, presidente della Società Dante Alighieri di Wuerzburg, autore della selezione delle musiche che verranno eseguite a Wuerzburg nei prossimi mesi.