Sono 19 i feriti delle forze dell’ordine impegnati a Bologna negli scontri coi collettivi antagonisti avvenuti ieri in due diverse occasioni: in via Castiglione mentre parlava il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e in piazza Cavour e via Garibaldi nel tentativo di sfondare e raggiungere il presidio di Forza Nuova in piazza San Domenico. Si tratta di sei carabinieri, che hanno prognosi tra 2 e 20 giorni, e 13 poliziotti, che hanno riportato la perforazione del timpano per la quale i medici hanno stimato una prognosi tra i 7 e i 12.
Feriti anche tra i manifestanti, ma non è chiaro né il numero né le prognosi: uno di loro è stato medicato sul posto dal personale di un’ambulanza. Mentre il prefetto Ennio Mario Sodano parla di “sapiente gestione dell’ordine pubblico”, il sindaco Virginio Merola manda un messaggio chiaro ai centri sociali: contestare il governatore di Bankitalia e poi raggiungere il sit-in di Forza Nuova “non ha nulla a che fare con l’antifascismo anzi, ne è la sua negazione: è in atto una grave deriva di sopraffazione e di violenza contro la quale occorre reagire con fermezza e senza indugi”.
Oltre a carabinieri che hanno riportato contusioni guaribili dai 2 ai 20 giorni, tra i poliziotti sono rimasti contusi in vario modo tre funzionari e dieci agenti dei reparti mobili di Bologna e di Padova. Un alto dirigente della questura, colpito da un petardo che gli è esploso sul caschetto, ha riportato un trauma acustico e una sofferenza psicofisica guaribili in 7 giorni.