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Visti in dvd dalla poltrona:
Sconsigli per la visione, guida ai film che potete tranquillamente perdere
Tulpa-Perdizioni mortali, di Federico Zampaglione.
Top star: Claudia Gerini, Michele Placido.
Italia 2012.
Genere: giallo-horror.
Le persone che frequenta nella vita privata Claudia Gerini – donna d’affari con vizietti bisex e sadomaso – iniziano a morire: e chi volete che sia, se non qualcuno/a affettivamente ignorato da lei? Infatti…
Musica e ambientazione da noir fanno ben sperare, ma già dalle prime scene si capisce che qualcosa non va: forse proprio la musichetta, forse i movimenti della telecamera, forse la fotografia vagamente da telenovela, non è semplice da capire per noi spettatori da bar…ma qualcosa stona, tutto. Poi perché gli attori recitano male, come nei film di Dario Argento? Forse perché il regista, Federico Zampaglione, è un cantante? O c’è dell’altro? Ma a proposito di Dario Argento: questo “Tulpa” ricorda molto uno dei sui film vecchia maniera, con l’assassino che gira con guanti, impermeabile e cappello rigorosamente neri, per non parlare dei particolari truculenti. C’è del buono, in fondo in fondo, ovvero il tentativo di resuscitare un genere morto. Ma c’è anche un tot di noia e di trash involontario, vedi città improvvisamente deserta per favorire il compito, non dell’assassino ma dello sceneggiatore, oppure le espressioni più spaesate che non terrorizzate o disperate degli attori… Ma poi, la spiegazione finale, no, dai…
Per non lasciarvi senza film per la serata:
da uno Sconsiglio a un consiglio per la visione
Facciamola finita, di Seth Rogen-Evan Goldberg.
Top star: James Franco, Emma Watson.
Titolo orginale: This is the end.
USA 2012.
Genere: commedia.
Peccato solo per diverse cadute di stile legate a battute e discussioni becere, perché comunque una visione questo film la merita, se non altro per l’originalità: manipolo di giovani star hollywoodiane si ritrovano a casa di James Franco…e improvvisamente scatta la fine del mondo (a proposito: che senso ha il titolo italiano? L’originale “Questa è la fine” pareva brutto?).
L’originalità sta nel fatto che…tutti fanno loro stessi, dal padrone di casa James Franco a Seth Rogen (qui attore e co-regista), passando per Jonah Hill e Jay Brauchel, ad eccezione del primo nomi non conosciutissimi in Italia.
Ci sono anche i mostri, gli indemoniati e scene di distruzione, ben fatte, ma forse i momenti migliori sono quelli autoironici, in cui ad esempio si allude alla bisessualità di Franco o alla candidatura all’Oscar “rubata” da Hill, passando per la “giustificazione” ai lauti compensi degli attori. Si prendono in giro, si mostrano piccoli, come persone, egoisti, in preda a reazioni isteriche e preoccupati da faccende futili, interessati più che altro a filmarsi e a drogarsi: in pratica è la rivincita dello spettatore, alias l’uomo comune.
Ovviamente siamo nel campo del politicamente scorretto (vedi discussioni sulla religione), che strizza l’occhio al demenziale con la citazione di “Titanic” e la comparsa dei Back Street Boys.
Parentesi finale: senza momenti beceri e magari con un cast “all star” composto da Al Pacino, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Robert Redford, Jack Nicholson, questo film avrebbe spaccato.
Alex Bartoli