Fucecchio (Firenze) – Mondo dell’arte in lutto per la scomparsa, avvenuta questa mattina, di Arturo Carmassi, pittore e scultore di fama internazionale che dalla metà degli cinquanta viveva nella frazione di Torre a Fucecchio. Il decesso è avvenuto all’ospedale San Giuseppe di Empoli.
Arturo Carmassi era nato a Lucca il 2 luglio 1925. Gli studi lo portano a Torino, all’Accademia Albertina, luogo in cui esordisce. La sua prima mostra è del 1948, tra espressionismo e postcubismo: in quello che viene definito astratto-concretismo, e si rifà in qualche maniera all’Ecole de Paris. Ha la possibilità di mettersi immediatamente in evidenza grazie alle mostre “Italia-Francia” e i premi “Torino” e “Saint Vincent”. Nel 1952 si trasferisce a Milano, abbandona le composizione d’impronta neocubista per svolgere un ruolo rilevante nella pittura informale, con elementi surrealisteggianti e figurativi.
La sua prestigiosa carriera annota alcune date importanti, che contribuiscono a renderlo artista di fama internazionale. Nel 1954, viene invitato alle biennali di Venezia e di San Paolo del Brasile. Due anni dopo, nel 1956, giunge a Torre di Fucecchio, sulle colline delle Cerbaie. Ed è proprio in questo periodo che emerge l’elemento natura, organizzato secondo un’accezione originale: la sua ricerca è volta “a costruire un accordo tra linguaggio figurativo e immagini naturali”. Nel 1957, lo troviamo al Brooklyn Museum di New York e alla Biennale di scultura di Anversa. Artista eclettico,“capace di spaziare tra arte figurativa, grafica e scultura, Carmassi vive una prima intensa fase di passione per la scultura tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Sessanta” quando il grande pubblico comincia a conoscerlo per l’inserimento nella collezione “I maestri del colore”.
Nel 1962, la Biennale di Venezia dedica una sala alle sue sculture. Dagli anni Settanta, la sua produzione s’alterna in varie forme espressive, mantenendolo a livelli internazionali. Infatti, sono numerosi i riconoscimenti che gli arrivano da ogni parte. E le mostre, ovunque nel mondo.
Per quanto riguarda Fucecchio, la sua opera più significativa è sicuramente Eloisa, l’enorme statua in marmo bianco di Carrara che dal 26 gennaio 2007 si trova a Parco Corsini.
A ricordare l’illustra concittadino è il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, che esprime il proprio cordoglio e quello di tutta la città per la scomparsa.
“E’ con viva commozione – dichiara – che ho appreso della scomparsa di un grande artista, Arturo Carmassi, che per circa 60 anni ha vissuto sulle nostre belle colline. La sua produzione artistica, che lo ha reso famoso in tutto il mondo, è stata enorme e il Comune di Fucecchio intende tutelarla e valorizzarla nel miglior modo possibile”.