Sgombero Astor quasi terminato, più di cento persone nelle strutture di Comune e terzo settore

Il sindaco Dario Nardella (in maglia bianca) e l’assessore Sara Funaro

Firenze – Sgombero quasi terminato all’hotel Astor, il luogo da cui, sabato scorso, è sparita Kataleya, la bimba di 5 anni su cui ancora fervono le indagini. L’operazione, cui partecipano carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili del fuoco poco prima delle sette. Dalla struttura sono già usciti vari pulmini, con a bordo famiglie che dovrebbero trovare sistemazione presso strutture comunali e terzo settore. Verso le 13.30 arriva il sindaco Dario Nardella. L’assessora al welfare  Sara Funaro è sul posto dalla mattina. “I nuclei famigliari sono stati ospitati nelle strutture sociali del comune e del terzo settore. Oltre cento persone, con donne, bambini, soggetti fragili. Rimane il rammarico che lo sgombero non sia stato effettuato quando richiesto. Il metodo più corretto è quello di farlo immediatamente. Per quanto riguarda lo sgombero odierno,  ci auguriamo che possa essere terminato senza criticità. Ringrazio i soggetti del terzo settore, Caritas e cooperative. La richiesta di sgombero venne fatta nella sua sede appropriata, nel Cosp. Le amministrazioni comunali non sono gli enti che decidono gli sgomberi. Non vogliamo fare polemiche. Le ricerche della bimba sono ancora in corso e le nostre attenzioni sono rivolte a questo”.

“Da quando sono sindaco – dice Nardella – la mia amministrazione ha compiuto 62 sgomberi. Per quanto riguarda l’eventuale racket di cui si parla all’interno delle occupazioni, è inaccettabile come ogni lesione alla legalità “.

“Oltre 100 persone, 4 strutture di accoglienza – dice Funaro – Foresteria Pertini (Comune) Caritas, e altre due. Ora, colloqui veloci per provare a capire i percorsi che possiamo offrire. Se non si sta dentro alle regole, purtroppo, si esce dall’assistenza”.

Lo sgombero della struttura era stato richiesto dal comune alla prefettura molti mesi fa, nella quasi immediatezza dell’occupazione, ma il decreto di sequestro necessario che deve essere emesso dalla procura è giunto ora, verosimilmente dopo l’accelerazione dovuta alla scomparsa della bambina. La scomparsa di un minore è la prima volta che si verifica a Firenze nell’ambito di un’occupazione.

Lo stabile dell’ex hotel Astor al momento ospita circa un centinaio di persone e la presenza di bambini è alta. Al momento le operazioni di carabinieri e guardia di finanza procedono in un clima di tranquillità. Sul posto anche i servizi sociali del comune di Firenze.

Intanto continuano le ricerche della bambina scomparsa. Fra le ultime novità, una telefonata di sconosciuti fatta alla madre di Kataleya, giovedì, in cui la dinna ha sentito una voce infantile rotta dal pinato. La mamma ha in seguito avuto un malore. L’attenzione degli inquirenti continua da appuntarsi sullo stabile in fase di sgmbero, dove viveva la bambina con la sua famiglia. I famigliari di Kataleya sono stati fatti andar via dall’occupazione, in una struttura comunale. L’operazione di stamattina potrebbe consentire un nuovo e più accurato scandaglio del palazzo. Anche l’edificio adiacente rimane sotto l’attenzione degli inquirenti. Nessuna pista è stata abbandonata, anche se la più accreditata, ad ora, è quella di un sequestro di persona a scopo di estorsione, come ritorsione contro i familiari della bambina.

Foto Luca Grillandini

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