Firenze – Quando si gioca con la vita non si scherza. Lo dice il sindaco Dario Nardella di fronte ai dati, spaventosi, della sicurezza stradale a Firenze e alla decisione di dare un forte giro di vite sul rispetto delle regole del codice della strada, annunciato nel corso dell’incontro con la stampa che ha visto il sindaco, l’assessore alla Mobilità e Polizia Municipale Stefano Giorgetti e il comandante Giacomo Tinella accendere un riflettore sul tema, con la presenza del direttore della Società della Salute Marco Nerattini e di Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni Onlus. Dati terribili, se si considera che nei primi sei mesi del 2022 siamo già a quasi 1.900 incidenti con 6 morti e oltre 1.200 feriti, con un picco di violazioni per eccesso di velocità e transiti con il semaforo rosso. Col rischio, dice il sindaco Dario Nardella, che il 2022 veda il superamento di un annus terribilis come il 2019.
Le misure per arginare l’allarme? Potenziamento dei controlli da parte della Polizia municipale, sia con l’installazione di tre nuovi autovelox in corso di autorizzazione, che saranno posti in viale Redi, viale Nenni e viale Michelangelo, ovviamente secondo il grado di emergenza che emerge dai dati dei sinistri e della loro gravità, ma anche con l’intensificazione sulla strada di agenti che accelereranno su alcol test, controlli sul cellulare e su chi passa col rosso ai semafori. Attualmente, come specifica il comandante dei vigili Giacomo Tinella, è allo studio la possibilità di aggiungere, ai dispostivi per segnalare la velocità istantanea, anche tutor che rilevano la velocità media del traffico in tratti più ampi di strada. Tinella ha comunque sottolineato che saranno intensificati anche i controlli “sulla stada”: “Saranno impiegate pattuglie in divisa perché l’aspetto della prevenzione è per noi fondamentale”. In divisa, perché importante per il cittadino “sentire” la presenza dei controlli. Tutte misure, insieme alla partenza di una nuova campagna di pervenzione, che rispondono a dati oggettivi agghiaccianti. “Numeri impressinanti che riguardano soprattutto violazione dei limiti di velocità – sottolinea il sindaco – passaggio col rosso, guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare. Sono più di 200 casi, negli ultimi sei mesi, di persone che in città viaggiano a 120 chilometri orari. Rilevati picchi di persone che viaggiano a 160 chilometri orari per le strade della città. Bisogna dire basta a questi comportamenti, che usano la città come se fosse l’Autodromo del Mugello”.
Una situazione inquietante, che vede in particolare 160mila infrazioni per superamento dei limiti di velocità, con picchi raggelanti come 160 km all’ora rilevati sul Viadotto dell’Indiano, 150 sul Marco Polo, 141 su viale Matteotti, 140 su via Giovanni Agnelli, 137 su viale Guidoni, 118 su viale Gramsci, 113 su lungarno Aldo Moro. L’elenco potrebbe continuare. Preoccupanti anche i dati dei passaggi con il semaforo rosso, oltre 11mila, e quelli delle sanzioni elevate ai conducenti che usavano il cellulare (524).
“Capisco – continua il sindaco – che periodicamente torni la solita polemica sul numero delle multe. Però non è questo il numero che dobbiamo guardare, ma quello dei feriti, dei morti. Dobbiamo guardare questi numeri impressionanti, che riguardano persone che usano i circuito dei viali come se fosse un circuito di Formula 1”. Ed è proprio in base questi numeri, provenienti dalla polizia municipale, che “abbiamo deciso di intensificare il nostro lavoro di controllo, con la polizia municipale, con gli autovelox, lavorando insieme alle associazioni del diritto della strada, l’associazione Guarnieri, l’associazione Borgogni, tutte le altre associazioni sempre al nostro fianco. Quando c’è in gioco la vita non si scherza, e se noi possiamo fare qualunque cosa per evitare che un giovane muoia, che una qualunque persona muoia, perché magari c’è qualcuno che guida in stato di ebbrezza, che supera i limiti di velocità, che passa con il rosso, noi la facciamo. Sulla sicurezza e sulle vite umane non ci sono condizioni, non ci sono nè trattative nè mediazioni. Questi dati sono veramente molto preoccupanti. Per questo lanceremo un’ennesima campagna, di comunicazione e sensibilizzazione, dal titolo Guida Distratta, Vita Distrutta, perché non possiamo sopportare la responsabilità di non avere fatto tutto ciò che potevamo fare per evitare che le persone muoiano o possano rimanere menomate per tutta la vita. Non possiamo accettare questa situazione. Siamo tutti impegnati al massimo perché Firenze riduca drasticamente questi numeri e possa tornare a livelli ordinari. Anzi: vogliamo essere un modello per la sicurezza stradale quindi abbiamo deciso fra le altre cose, di lanciare questa campagna. Chiediamo la collaborazione di tutti”.
Infine, rispondendo indirettamente alle critiche, il sindaco Nardella sottolinea ancora: “Non abbiamo bisogno di fare multe per fare cassa. Abbiamo bisogno di portare le persone a rispettare le regole, a rispettare la vita umana”.
Per quanto riguarda la modalità di questa nuova stretta di vite, il principio della “tolleranza zero” viene puntualizzato da Nardella: “Non sto parlando di tutte le violazioni, noi saremo durissimi sulle violazioni che sono direttamente connesse alla perdita di vite umane o incidenti gravi o feriti. Altrimenti diventiamo soltanto degli ipocriti. Ci disperiamo quando muore un giovane, poi però ci lamentiamo se sui viali qualcuno va a 90 all’ora e si prende la multa. E’ il minimo. Su questo, tolleranza zero”.
In prticolare sui passaggi a semaforo rosso, ecco un altro dato impressionante, messo i luce dall’assessore Stefano Giorgetti: “La maggior parte delle infrazioni sono rilevate dai dispositivi collocati in corrispondenza di 9 incroci semaforizzati, ma a Firenze i semafori sono circa 450 e quindi si tratta di un dato sicuramente sottostimato. Eppure già questi numeri sono molto preoccupanti: se il trend si mantiene costante, nei nove incroci dotati delle apparecchiature per la rilevazione automatiche a fine anno avremo oltre 22mila transiti con il semaforo rosso, con una media di 60 al giorno”.
Volendo dare qualche spiegazione a questa impennata di infrazioni gravi, quella più immediata risiede senz’altro in quella sorta di euforia post covid che sembra aver abbracciato molte persone, ma esiste anche il tema molto oggettivo dell’innalzamento dei picchi di traffico. Anche se, come osserva Nardella, il traffico ha registrato dei picchi in questi ultimi due tre mesi, “mentre questi dati partono da gennaio”.
“Se noi rapportiamo – continua il sindaco – i dati dei primi sei mesi del 2022 ai primi sei mesi del 2019, siamo già oltre. Ed è questo il problema. Se non riusciamo a capire interamente le cause, tuttavia un dato c’è, il probema di fondo è che la gente non rispetta le regole. Ma anche che sulla strada si muore. Non stiamo parlando del divieto di sosta, se volessimo fare cassa andremmo a fare multe a tappeto ai divieti di sosta. Ma noi qui stiamo parlando di dati agghiaccianti, di vite umane perdute, di feriti con danni gravi, anche permanenti”.