Sciopero generale, Cgil-Uil: “manovra socialmente iniqua”

Firenze – Sciopero generale Cgil-Uil contro una manovra definita “iniqua”, dove iniqua è un concetto di sintesi nei confronti dei molti punti critici, segnalati dai sindacati anche in costanza del governo Draghi, che la manovra finanziaria targata Meloni introduce o conferma. A spiegare i motivi per cui CGIL e UIL hanno preso una decisione definita anche da loro “pesante”, sono intervenuti stamattina in un incontro con la stampa Claudio Guggiari, segreteria CGIL toscana, e Paolo Fantappiè, segretario generale UIL toscana, insieme a un gruppo di lavoratori e pensionati.

“La manovra di bilancio va nella direzione di inasprire le disuguaglianze sociali – dice Guggiari – e pone alcune questioni forti che  riguardano le condizioni di giovani, pensionati, chi svolge in lavoro dipendente. In particolare, rafforza la precarietà del lavoro, con l’introduzione dei voucher, che rappresentano una promessa di precarietà a vita.  La manovra si scarica s

Claudio Guggiari

ulle condizioni dei più poveri, il reddito di cittadinanza va migliorato non abolito, l’iniquità del sistema fiscale va combattuta, non incentivata”.

“Chi lavora, in questo paese – conclude Guggiari – paga oltre l’80 per cento dell’IRPEF. Con la flat tax si mette in atto un’ operazione subdola: i lavoratori autonomi godrebbero da una tassa piatta fino  a un tetto limite, ma non potranno beneficiare dei diritti e tutele del lavoro, ad esempio la malattia”.

Ancora, in discussione viene messa la tenuta dell’ Stato Sociale, dice Gucciari. “La manovra manca su temi come pensioni , scuola, sanità, avviando tutto verso la privatizzazione selvaggia”.

Infine, il tema dello sviluppo. “Siamo da tempo convinti che questo paese si trova sull’orlo di una crisi irreversibile. I temi sono la digitalizzazione, l’ambiente ma anche la sicurezza sul lavoro, tra infortuni e malattie professionali. Infine, i temi non sono solo questi – conclude Guggiari -per noi lo sciopero è una misura drastica, ma non significa un mero atto di presenza. Pensiamo  che questo paese meriti una legge economica vera, rispetto al bozza che sta per essere presentata in aula. Ci sono ancora margini per cambiarla in meglio. Ed è questo ciò che chiediamo a Governo e Parlamento”. i

Temi di battaglia sindacale non nuovi, insomma, come ribadisce anche Paolo Fantappiè, segretario Uil, che ricorda come i sindacati li avessero posti anche al governo precedente, senza ricevere risposte.

Paolo Fantappiè

“Non dimentichiamo che il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati in Italia è il più basso in Europa, insieme a bollette spaventose. Da parte nostra, delle proposte erano state avanzate, dalla detassazione della tredicesima, che si poteva fare subito lasciando quei soldi in tasca ai lavoratori, ai contratti in attesa di rinnovo, fino alla diminuzione del cuneo fiscale, che così come è stata pensata, 2%, è veramente poca cosa, noi si pensava al 5%.

“Ancora – continua Fantappiè – dove è finita la tassazione sugli extraprofitti? Si era, con vari percorsi, ridotto il numero delle società da tassare da 11mila a 7mila. Questo gettito deve essere messo sui servizi”. Invece, continua Fantappiè, con i tagli prospettati il risultato è che la sanità va verso la privatizzazione, la scuola pure, il trasporto pubblico locale anche.

Caldo anche il tema dell’evasione fiscale, con provvedimenti che oggettivamente non fanno niente per contenerla, anzi: condono fino a mille euro, innalzamento del tetto del contante fino a 5mila euro, il pos non più obbligatorio fino a 60 euro, sono senz’altro misure che vanno (Bankitalia docet) nella direzione opposta rispetto al contenenti di un tasso di evasione che ci pone si primi posti in Europa.

Tema scivoloso, l’occupazione lavorativa. “Occupazione in aumento?  – dice Fantappiè – sì, precaria. Perciò reintrodurre il voucher significa ulteriore abbassamento dei salari, azzeramento di tutele…. “. In una parola, porte spalancate alla precarizzaxione come modalità ordinaria di lavoro”.

“La manovra del governo inoltre – continua il segretario della UIL toscana – penalizza Opzione Donna, mandando in pensione più tardi le lavoratrici, non prevede una garanzia previdenziale per i giovani con discontinuità contributiva. Insomma è una manovra largamente insufficiente”.

Lo sciopero generale di venerdì 16 dicembre vedrà dieci iniziative in Toscana:

Firenze, corteo con concentramento in piazza dell’Unità alle 9.30.

Arezzo, fiaccolata alle 16.30 in piazza Sant’Agostino

Grosseto, presidio-msnifestazione ore 10-12 presso la sede Caritas

Livorno, presidio la mattina davanti alla prefettura in piazza dell’Unità d’Italia

Pisa, presidio in piazza XX Settembre ore 10-13

Lucca, corteo con partenza da piazza Santa Maria ore 9.30 e arrivo in piazza San Michele

Massa Carrara, presidio flash mob ad Avenza dalle 9.30 davanti alla Coop, a Carrara alle 10.30 presidio davanti alla sede Inps in via Don Minzoni 1

Pistoia, presidio ore 10-12  in piazzetta dei Servi

Prato, presidio davanti alla prefettura in via Cairoli ore 10-12

Siena, presidio in piazza Salimbeni ore 20-12.

 

 

 

 

 

 

 

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