Firenze – I punti portati stamattina nel corso del presidio sotto la sede dell’Anci a Firenze, messo in atto dai lavoratori dell’acqua e del gas, organizzato in aderenza allo sciopero nazionale dall’Usb, sono in buona sostanza tre: da un lato, i profitti alle stelle delle varie partecipate, almeno stando a quanto dichiarano ai propri CdA gli amministratori delegati; a fronte, il taglio dei salari e dei diritti dei lavoratori; dall’altro lato, le bollette “pesanti” elargite ai cittadini.
Se la protesta si basa su questi tre punti fondamentali, come dichiarano i rappresentanti dell’Usb, che si sostanziano in tutta una serie di “limitazioni che vanno nel senso di abbattere sempre più il costo del lavoro per innalzare i profitti”, la sede della manifestazione non è affatto scelta a caso: il presidio infatti si tiene sotto la sede dell’Anci, dal momento che, spiegano dal sindacato, “al tavolo del rinnovo del contratto nazionale di lavoro del comparto gas/acqua, a mostrare il volto violento è proprio Utilitalia”, vale a dire “l’associazione datoriale delle varie s.p.a partecipate dagli enti locali”.
“Non siamo disposti a tollerare che questi signori parlino liberamente di distribuzione della ricchezza quando è proprio l’associazione che ha i propri piedi nei Comuni a mostrare più durezza nella trattativa per il rinnovo del contratto. Allora, andremo avanti – spiega D’Antonio – contratto di dignità e contratto subito”.
Altri momenti di protesta sono stati organizzati in tutta la Toscana sia da Cgil,Cisl e Uil sia dal sindacato di base.