Firenze – Un successo, per lo sciopero del settore pubblico indetto per oggi dai sindacati regionali di categoria Cgil, Cisl e Uil. Obiettivo della giornata di protesta, chiedere al Governo di aprire le trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni.
I dipendenti toscani interessati dallo sciopero sono circa centomila, mentre in piazza si sono contate almeno 12mila presenze. “Molti lavoratori del settore, come sempre, non hanno potuto scioperare per garantire i servizi essenziali previsti dalla legge (basti pensare alla sanità); negli altri settori l’adesione è stata invece alta, con uffici chiusi e servizi a singhiozzo un po’ in tutta la Toscana”, si legge nella nota congiunta diffusa da Cgil, Cisl e Uil.
Dal palco sono intervenuti, assieme ai delegati dei vari settori, Marco Bucci segretario regionale Cisl-Fp, Mario Renzi segretario regionale Uil-Fpl, Enzo Feliciani, segretario regionale Uil-Pa e Rossana Dettori segretario generale Fp-Cgil nazionale a cui sono state affidate le conclusioni. Al corteo e in piazza presenti anche i segretari generali toscani di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Dalida Angelini, Riccardo Cerza e Francesca Cantini.
Ed ecco le richieste dei sindacati, che sono state rinnovate con forza oggi: “Rinnovare i contratti nazionali e rilanciare la contrattazione decentrata,superare la legge Fornero sulle pensioni e sbloccare il turnover, rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema socio sanitario regionale, garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione, aprire il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province (con i disastri che tutti hanno visto) toccherà ora Prefetture, Camere di Commercio, Ministeri, Inps, Inail”.