Sciopero anti Uber, taxi fermi e code alla stazione

Firenze – E’ sciopero a Parigi, Firenze risponde. Scendono in presidio con tanto di volantinaggio le auto bianche dei tassisti fiorentini, Cgil Cisl e Uil unite per dire no a Uber e allo sfruttamento ritenuto “illegale” degli NCC. L’oggetto del contendere si conosce ormai da tempo: è la guerra delle auto bianche contro le società che, secondo le organizzazioni della categoria, “aggirando la legge” si muovono in un panorama  sul filo o appena oltre la legalità. E, ricordano i tassisti, nonostante sentenze emesse, nessuno si preoccupa di dire stop. 

Lo sciopero di oggi è un segnale di solidarietà forte ai colleghi d’Oltralpe, i tassisti di Parigi che stanno agitando la capitale francese. Perché, ribadiscono i tassisti, “il problema ormai è non solo nazionale, ma internazionale e riguarda chi fa il nostro mestiere al di là dei confini”. Insomma dice ancora qualcuno, l’Europa si sente, in queste occasioni.

Dopo il volantinaggio di stamattina alla stazione, nel primo pomeriggio il drappello si sta spostando per la seconda tappa della protesta all’aeroporto Vespucci. “Questo ha consentito di mantenere in funzione un livello minimo di servizio anche se con qualche difficoltà e disagio per i clienti”, ha spiegato Fabio Macchiavelli del 4242 taxi.

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