Firenze – Lo sciopero di Alia e la protesta dei lavoratori, che ha dato vita oggi a un presidio organizzato dai Cobas davanti alla sede di via Baccio da Montelupo, entra in consiglio comunale attraverso il canale delle opposizioni. Come noto, i punti salienti della vicenda riguardano sia questioni organizzative, come il problema dei cellulari aziendali, di cui non è stato valutato l’impatto ad esempio sulla sicurezza di chi è alla guida, l’aumento del lavoro domenicale, che secondo i Cobas comporta un progressivo scivolamento dello stesso in un giorno di lavoro ordinario, sia la mancata rappresentanza di una buona parte di lavoratori dal momento che, “essendo dal Dicembre 2020 decadute le RSU aziendali e relazionando le singole sigle sindacati firmatarie unicamente con i propri iscritti, abbiamo più del 60% di dipendenti Alia che sono di fatto senza una rappresentanza sindacale diretta. Questi tanti lavoratori e lavoratrici non hanno voce in azienda”. Questo accade in quanto, per scelta aziendale, l’azienda si confronta solo con le “oo.ss. territoriali dei sindacati stipulanti il Ccnl”, tutto il resto tamquam esset. Tant’vero che, come ricorda il consigliere Dmitrij Palagi di Spc nella domanda d’attualità presentata in consiglio comunale oggi, a fronte di una richiesta firmata da 200 fra lavoratori e lavoratrici,
Senza dimenticare “la profonda difficoltà di tanti lavoratori e lavoratrici all’interno del nostro comparto, a far quadrare le proprie esigenze di vita con la pochezza delle retribuzioni. ed in particolar modo ai livelli più bassi. Condizione che contribuisce non poco a mantenere alti i toni della discussione”.
Ed è proprio sulle retribuzioni, e in generale su punti espress dalla piattaforma su cui è stato organizzato lo sciopero, in particolare sulle relazioni fra azienda e lavoratori, che si impernia la domanda d’attualità dei consiglieri Bundu e Palagi, cui risponde l’assessore Andrea Giorgio, che conferma di aver chiesto ad Alia una rimodulazione dei servizi, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute e grazie ai sopralluoghi effettuati”, avendo riscontrato nei servizi di raccolta, “specialmente nei giorni festivi e la domencia” dei disagi divuti sostnaznialmente al “disallineamento tra produzione e raccolta dei rifiuti in quelle giornate”. Una necessità, quella di dare ai cittadini “un servizio affidabile” che è un dato, continua l’assessore, di cui si è già avuto un riscontro positivo. Infine, sul punto che riguarda la richiesta di intervenire politicamente o istituzionalmente sul punto di ripristinare un corretto dialogo fra azienda e organizzazioni sindacali, l’assessore ricorda che è in corso “un corretto confronto fra azienda e sindacati stipulanti il contratto nazionale”, che sta producendo un nuovo ciclo di incontri e risultati positivi. Inoltre, ricorda Giorgio, le modifiche di organizzaizone come la raccolta alla domenica e quelle riguardanti la digitalizzaizone sono “condivise con l’amministrazione”, Per quanto riguarda le rivendicazioni salariali, “fanno capo al tema delle relazioni industriali, che si stanno svolgendo in un quadro di totale rispetto delle procedure previste”.
Nella rsposta del consigliere Palagi, due punti vengono messi in luce. Da un lato, che nessun nesso è stato accennato dall’amministrazione all’impatto che sui rifiuti ha l’onda turistica che sta coinvolgendo Firenze, che fatalmente dovrebbe produrre un’attività necessariamente più frenetica (prodromo delle importanti delibere che verranno discusse in seguito di consiglio, dove il turismo è il convitato di petra, ovvero TARI e tassa di soggorno); dall’altro, che anche se “le relazioni fra sindacato e azienda vanno benissimo secondo l’amministrazione, lo sciopero in corso e la richiesta di 200 fra lavoratori e lavoratrici di poter ottenere un confronto con Alia (cnfronto ad ora negato, ndr) forse qualcosa che non va segnalano”.