Pelago – A Luca Bindi, cittadino di Pelago e professore associato di Mineralogia al Dipartimento di Scienze della Terra di Firenze è stato conferito il “Premio Presidente della Repubblica per le Scienze”, la più alta onorificenza scientifica nazionale, assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei.
Luca Bindi, residente a Pelago, oltre a 200 pubblicazioni su riviste internazionali ha contribuito alla scoperta di 47 nuove specie mineralogiche. Tra queste spicca, per essere stata citata come determinante nella citazione di conferimento del Premio Nobel per la Chimica 2011 all’israeliano Dan Schechtman, quella della icosaedrite, primo quasicristallo naturale, rinvenuta in grani micrometrici nella meteorite di Katyrka, nella montagne Koryak, penisola di Kamchatka, Russia.
La scoperta di questo primo quasicristallo naturale, avvenuta nel 2009, ha aperto una nuova frontiera alla ricerca sullo stato solido, non solo fornendo all’Ingegneria dei materiali un’intera nuova categoria di composti da sintetizzare con un amplissimo potenziale d’uso, ma anche apportando concezioni innovative alle geoscienze, all’astrofisica e alla cosmochimica.
Questa scoperta ha posto fine a trent’anni di discussioni sulla stabilità o instabilità dei quasicristalli, che il Premio Nobel Schechtman aveva sintetizzato in laboratorio nel 1984 e ha ispirato la ricerca di nuove conformazioni simmetriche della materia solida con caratteristiche fisiche e chimiche che potrebbero tradursi in uno scatto in avanti dell’ingegneria, garantendo nuove utilizzazioni e applicazioni. Un nuovo quasicristallo, la decagonite, scoperto questo anno dal gruppo che fa capo a Bindi, ne è la prima conferma.
Nella foto Luca Bindi è alla destra del sindaco