Firenze – Riapertura dei tesori fiorentini, inevitabilmente qualcosa è cambiato. Ma forse è il segnale di un rinnovo interessante del turismo stesso. Molti meno visitatori rispetto agli ultimi decenni, come sottolinea il direttore delle gallerie degli Uffizi Eike Shmidt, come ad esempio a Palazzo Pitti, dove, in questi primi giorni di riapertura, si sono visti “alcune decine di visitatori, talvolta neanche cento”. “In un certo senso siamo catapultati nell’Ottocento. E non solo per il numero dei visitatori, ma anche per la tipologia, che ora sono fiorentini e toscani”. A margine della riapertura ai visitatori della Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria, Schmidt ha anche ricordato che “da domani inizierà il flusso interregionale ma il grande, quello internazionale, non riprenderà prima del 2021 e anche questo solo se nella prima metà del nuovo anno ci sarà il vaccino o se per qualche altro motivo il virus sarà sconfitto. Questo periodo intermedio, quindi ci servirà per sperimentare un’altra forma di fruizione dei beni culturali; una fruizione più calma, più approfondita, che poi potrà servire come modello solido a cui attingere quando torneranno le masse dei viaggiatori”. Tirando le fila, la “pausa” potrebbe servire per ripensare un’altra forma di turismo: “L”importante è non tornare più alla situazione non virtuosissima precedente con un consumo molto veloce e superficiale dei capolavori dell’arte. Oggi esiste la possibilità di sperimentare un’altra forma di turismo, un’altra forma di visita dei musei, che mi auguro possa servire da nuovo paradigma”.
2 Giugno 2020
Schmidt: “Sperimentiamo un’altra forma di turismo”
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