Schettino potrebbe rifiutare il lavoro nelle Marche

Il capitano Schettino è stato autorizzato dal giudice per le indagini preliminari di Grosseto a lasciare gli arresti domiciliari per recarsi ad un colloquio di lavoro. Sembra incredibile, eppure c’è chi, nelle Marche, è ancora disposto ad offrire un impiego a quello che viene considerato il principale responsabile della tragedia dell’isola del Giglio, dove, nella notte del 13 gennaio 2012, persero la vita 32 persone. Un imprenditore marchigiano aveva invitato l’ex comandante della Costa Concordia a recarsi a Numana, in provincia di Ancona, per discutere di un impiego come consulente turistico (Leggi anche: Offerta di lavoro nelle Marche per capitan Schettino) ed i legali di Schettino avevano chiesto al gip del capoluogo maremmano l’autorizzazione per il loro assistito a lasciare i domiciliari a Meta di Sorrento (Napoli), dove Schettino ha la propria residenza. Ora che ha avuto l’autorizzazione dal gip grossetano a recarsi nelle Marche, però, l’ex capitano della Concordia potrebbe declinare l’incarico. Le polemiche sul possibile lavoro nelle Marche, infatti, lo avrebbero fatto ripensare all’accettazione dell’incarico. In tempo di crisi economica, dove giovani e brillanti laureati faticano a trovare un impiego, questo ripensamento saprebbe ancor più di paradosso. Specie se si considera che verrebbe dal comandante Schettino.

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