Scandicci – Niente corrente elettrica per i banchi, e gli ambulanti organizzano un flash mob. E’ successo a Scandicci, dove, su iniziativa di Assidea è scattata l’azione di protesta per sensibilizzare il Comune di Scandicci a ripristinare la fornitura della corrente elettrica per i banchi che ogni sabato lavorano al grande mercato settimanale per l’intera giornata. “È già da febbraio – ricodano da Assidea, una delle associazioni degli ambulanti – che gli operatori sono senza corrente, immediatamente è stato evidenziato il problema, sono stati organizzati vari incontri e pure un’assemblea tra operatori e l’assessore allo sviluppo economico Franceschi ma ancora oggi, a distanza di 8 mesi, il problema non è stato risolto, e non si capisce come per il Fierone si riesca ad illuminare tante piazze della città e non si riesca invece a riportare la luce in piazza del mercato, completamente lasciata al buio anche in occasione della stessa Fiera”.
Gli ambulanti hanno esposto striscioni con la scritta: “Non siamo il bancomat del Comune”, evidenziando, dicono dall’associazione, “il fatto che sembra abbiano solo doveri, pagando fra l’altro uno dei suolo pubblico più cari della Toscana, e nessun diritto”.
Non è mancata l’ironia, nelle scritte esposte per il flash mob, fra cui anche una citazione colta,”Sindaco ILLUMINACI D’IMMENSO”.
“La situazione è preoccupante – continuano da Assidea – per un settore già in evidente difficoltà, si è più volte parlato di una collaborazione per una riqualificazione del mercato ma sicuramente questo non è il modo giusto di partire… fra l’altro anziché collaborare con gli operatori negli ultimi mesi la Municipale è stata solo capace di inviare dei verbali alla zitta, poi sbagliando anche a notificare evidenziando l’incapacità di operare nel modo corretto”.
“L’appello rivolto all’amministrazione è quello di lavorare seriamente per ripristinare la luce e per avviare al tempo stesso una sensata collaborazione con gli operatori per riqualificare il mercato”, conclude Alessio Pestelli, presidente di Assidea.