Firenze – Una “litigata”: istituzionale, corretta, ma pur sempre una litigata. Oggetto del contendere, il ruolo di organizzatore del sindaco Nardella in alcune delle iniziative per il referendum costituzionale in città, ovviamente per il Sì, come ufficializzato dallo stesso Renzi che lo ha “nominato” alfiere del Sì. In particolare, la richiesta che viene avanzata dalla Sinistra, riguarda la cena che questa sera si terrà alla Manifattura Tabacchi, previste 1500 persone fra cui oltre al primo cittadino fiorentino, imprenditori, rappresentanti della cultura, ecc. Mission: portare “acqua”alla causa del Sì.
Le parti in causa, il gruppo consiliare Firenze riparte a Sinistra, in particolare il capogruppo Tommaso Grassi, e la presidente dell’assemblea Caterina Biti. A dare fuoco alle polveri, al termine delle domande di attualità, il consigliere di Frs Giacomo Trombi, che chiede lumi sul motivo per cui, già per la terza volta, la sua domanda d’attualità in merito non viene accolta.
La presidente dell’assemblea , a norma di regolamento, adduce che non sono contemplabili domande d’attualità che in consiglio non riguardano materie amministrative. Trattasi di cena privata, dice Biti, quindi non sono pertinenti a ciò che si può discutere in consiglio. Scatta, o meglio scatterebbe, la mozione d’ordine sullo stesso argomento del capogruppo della Sinistra Tommaso Grassi. Scatterebbe, perché ciò che non è possibile attraverso domanda d’attualità, dice la presidente, non è possibile neppure con mozione d’ordine. al massimo, con “comunicazione al consiglio”, oppure, ovviamente, con comunicato stampa.
Alza la voce Grassi, ma a microfono spento. La presidente taglia la testa al toro, e si comincia con la comunicazione sulla delibera che prevede l’intestazione di una piazza cittadina a Ferruccio Valcareggi. Il consigliere Tenerani la presenta, l’unanimità dell’assemblea è già preannunciata. E si procede.