Saturnia Film: a Fauve di Comte il Premio Miglior Regia

Saturnia – È il cortometraggio “Fauve” di Jeremy Comte, un gioco innocente che si trasforma in una realtà irrimediabile, drammatica, ad aggiudicarsi il Premio Miglior Regia della 2/a edizione del Saturnia Film Festival, la manifestazione dedicata al meglio della cinematografia “breve”, che si è svolta dal 31 luglio al 4 agosto, itinerante nei comuni di Saturnia, Manciano, Rocchette di Fazio, Montemerano.

La manifestazione ideata da Antonella Santarelli (architetto, regista e organizzatrice di eventi cinematografici), con la direzione artistica del regista Alessandro Grande, ha annunciato i vincitori il 4 agosto presso il Parco Piscine delle Terme di Saturnia Spa&Golf Resort.

Il premio di 1500 euro e una statuetta che rappresenta il festival, una Ninfa simbolo della nascita delle acque realizzata dallo scultore e pittore italiano Arnaldo Mazzanti, sono stati assegnati dalla giuria composta dal presidente Paolo Orlando, direttore di Medusa Film, il montatore Jacopo Quadri, Manuela Rima di Rai Cinema, i produttori Alessandro Amato e Luigi Chimienti di Dispàrte, Luca Marino di Indaco Film e gli attori Sabrina Paravicini e Raffaele Buranelli con la seguente motivazione: “un’opera selvaggia e intensa che narra la perdita dell’innocenza di due ‘scugnizzi’, straordinari, nel passaggio dall’infanzia giocosa alla crudeltà dell’età adulta”.

Palmarès

A vincere nella sezione Miglior animazione è stato “Inanimate” di Lucia Bulgheroni, corto realizzato in stop motion perché è un incredibile viaggio alle origini dell’animazione…la creatura che incontra il suo creatore”; il premio al Miglior documentario è andato al corto “Mon Amour, Mon Ami” di Adriano Valerio, sull’intensa e ambigua storia d’amore di una coppia prossima al matrimonio “struggente fotografia dell’eterna ricerca della felicità dell’essere umano, tanto più vittima della propria esistenza, quanto più bisognoso della ‘normalità’ di un rapporto affettivo”. Si aggiudica il premio Miglior fiction internazionale “Lucy” di Roberto Gutiérrez “per aver raccontato la solitudine in maniera nitida e poetica. Una grande forza visiva, a dimostrazione di qualità narrativa e sensibilità artistica”. Il premio Miglior Fiction italiana va a “Si sospetta il movente passionale con l’aggravante dei futili motivi” di Cosimo Alemà, “una black comedy originale, scorretta e divertentissima, con quattro protagoniste semplicemente perfette, filmate in un magistrale piano sequenza di emozioni” – se legge nelle note di giuria.

La menzione speciale della giuria è stata assegnata a “My Tyson” di Claudio Casale che descrive “una tematica tanto attuale quanto controversa, raccontata smarcandosi da facili retoriche attraverso gli occhi di una madre che conosce già il destino di un figlio, raccontata con un approccio cinematografico intimo, poetico e delicato con un tocco visivo e di messa in scena che rivela promettenti doti registiche”.

Il premio del pubblico è invece andato a “Night Dancing di Barney Cokeliss, un cortometraggio sull’amore, l’ossessione e l’illusione, con un forte elemento di danza contemporanea.

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