Sapessi com’è strano sentirsi innamorarsi a… Scandiano, terra del Boiardo

Dal 26 maggio torna FestivaLove (tre giorni): ospiti, tra gli altri, Piovani e De André

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Cristiano De André

Il programma musicale della terza edizione di festivaLOVE. Innamorati a Scandiano vedrà ospiti importanti a livello internazionale che dal palco di piazza Fiume sapranno incantare ed entusiasmare il pubblico regalando emozioni e performance davvero uniche. Come per le altre edizioni, saranno proposti generi diversi nelle tre serate dal venerdì alla domenica per poter accontentare i diversi gusti del pubblico.

Venerdì 26 maggio l’apertura dell’intero palinsesto vedrà protagonista uno dei pianisti più celebri e importanti del panorama italiano, Nicola Piovani anche direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica. Titolo dello spettacolo è La musica è pericolosa, si tratta di un racconto musicale, narrato dagli strumenti che agiscono in scena – pianoforte, contrabbasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra, violoncello, fisarmonica. A scandire le stazioni di questo viaggio musicale in libertà, Nicola Piovani racconta al pubblico il senso di questi frastagliati percorsi che l’hanno portato a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. Nel racconto teatrale la parola arriva dove la musica non può arrivare, ma, soprattutto, la musica la fa da padrona là dove la parola non sa e non può arrivare. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.

Diverse saranno le anime del festival, dalla letteratura al teatro di strada, dalle attività per bambini alle interviste musicali, dall’arte contemporanea alle performance; fil rouge di questa terza edizione che connoterà e caratterizzerà tutte le proposte artistiche, sarà come sempre l’Amore e l’Innamoramento, tratti direttamente dalle opere del grande Luzzati esposte in Rocca e dalle rime dell’Orlando Innamorato del Boiardo.

Altro importante momento musicale sarà quello di domenica sera con il concerto a pagamento di Cristiano De Andrè, che farà tappa a Scandiano nel suo attesissimo tour De Andrè canta De Andrè 2017 che è partito a inizio marzo dal Teatro Galleria di Legnano e che porterà il cantautore ligure ad esibirsi sui palchi dei maggiori teatri delle principali città italiane. La tourneé vedrà Cristiano De André interpretare un repertorio ricco di nuovi brani del padre non ancora rivisitati che si affiancheranno ai suoi brani più celebri e a quelli contenuti nei progetti discografici di grande successo De André canta De André – Vol. 1”(2009) e De André canta De André – Vol. 2”(2010).

De André canta De André è un progetto che mi ha permesso e mi permette di portare avanti l’eredità artistica di mio padre, scrive – Cristiano De André nell’autobiografia – caratterizzandola però con nuovi arrangiamenti che possano esprimere la mia personalità musicale e allo stesso tempo donino un nuovo vestito alle opere, una mia impronta. Mi auguro che così facendo la poesia di mio padre possa arrivare a toccare le anime più giovani, a coinvolgere anche chi non ascolta la canzone prettamente d’autore.

I biglietti per la data di Scandiano saranno disponibili dalle 11 di giovedì 20 aprile su Vivatickete tramite il circuito TicketOne oltre che nei punti vendita abituali. Sono previste 4 tipologie di biglietti, i prezzi includono i diritti di prevendita: poltronissima GOLD 46€, poltronissima 40€, poltrona 30€. Per informazioni 0522 1473920 – info@medials.com www.medials.com

“Non possiamo che essere molto soddisfatti” – afferma l’Assessore ai Saperi Alberto Pighini – “del palinsesto artistico che anche quest’anno proporremo, gli ospiti che andremo ad annunciare nelle prossime settimane al completo sono tutti di altissimo livello. L’apertura di Nicola Piovani, tra l’altro nel giorno del suo compleanno, permetterà di ripercorrere le musiche dello stesso che hanno fatto la storia della cinematografia nazionale ed internazionale. La serata di venerdì vedrà poi la partecipazione di altri artisti che come ogni anno riempiranno le piazze ed i luoghi culturali del territorio scandianese. Stiamo lavorando per chiudere gli ultimi contratti, in accordo con il direttore artistico del festival Dario Vergassola. Ancora una volta la sua poliedricità e la sua intelligente ironia saranno le chiavi di conduzione di questo festival giunto alla terza edizione che per natura è multidisciplinare e variegato per incontrare i gusti di tutti e offrire opportunità a pubblici diversi.”

“L’edizione 2017 di festivaLOVE”, prosegue il vicesindaco Matteo Nasciuti, “si arricchisce di alcuni appuntamenti che già alcuni giorni prima ci condurranno nel tema Love. Sono infatti previsti incontri, che toccheranno differenti luoghi della città, creando un verso contesto “innamorato”. Accanto a queste novità verranno riproposte altre attività collaterali, che lo scorso anno hanno riscosso molto successo, le piazze ospiteranno attività circensi, le vie principali troveranno una coreografia ad hoc grazie alla collaborazione con le diverse associazioni culturali, mentre in piazza Primo Maggio anche quest’anno verrà allestita la piazza del gusto, che darà così la possibilità ad alcune associazioni no profit di mettersi in gioco. E’ già attiva la collaborazione con le forze dell’ordine e, come sempre, faremo l’interforze in prefettura per coordinare i vari interventi, questo perché la nostra attenzione sarà sempre alta sulla sicurezza e sul rispetto delle regole affinchè la festa possa essere divertimento e svago per tutti. Il palinsesto è ormai definito, a breve lanceremo i nomi anche degli altri ospiti che verranno tra venerdì e domenica, per cui non prendete altri impegni per queste date.”

Nicola Piovani – Biografia: Nicola Piovani è nato il 26 maggio 1946 a Roma, dove ha sempre vissuto e lavorato. Di mestiere fa il Musicista(pianista, direttore d’orchestra, compositore di musica per il cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonica). Si è diplomato in pianoforte al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Fra i maestri che l’hanno avviato alla composizione, il greco Manos Hadjidakis.2Il padre Alberico da giovane suonava nella banda del suo paese natale, Corchiano, nei pressi di Roma. Fin dalla prima infanzia, ha avuto la musica in casa: circolavano fisarmoniche, mandolini, trombe, chitarre… Passioni di famiglia autentiche ma non coltivate. 

Ricordo un insegnante di fisarmonica che veniva a domicilio. Lo vedevo arrivare dal balcone di casa, su un vecchio ciclomotore che si chiamava Guzzetto, la fisarmonica a tracolla. Mi insegnava parafrasi dalla Traviata, qualche trascrizione di Pasodoble e una marcetta molto enfatica, indimenticabile, intitolata, se ricordo bene, Pietro ritorna. Lo guardavo suonare con una ammirazione dionisiaca. Ci ho ripensato, anni dopo, quando mi sono trovato al festival di Heraklion, sull’isola di Creta: tenevo un concerto la sera seguente a quello di Astor Piazzolla, e le prove, dato il caldo, si facevano di notte. Fui invitato alla prova di Piazzola con l’orchestra di archi e percussioni diretta da Manos Hadjidakis: guardavo le dita di quell’immenso artista correre sulla tastiera, tra il forte profumo dei gelsomini di Creta, e mi tornava in mente il candore eroico e dozzinale di quel maestro in Guzzetto di tanti anni prima. Ora ascoltavo con meno innocenza, con spirito più analitico, ero merito dell’arte sublime di Piazzolla e Hadjidakis, naturalmente davanti a uno dei massimi musicisti del secolo, ma lo stupore e l’entusiasmo erano gli stessi della mia prima infanzia.

Gran parte dell’attività di Nicola Piovani è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione: i primi tempi il cinema occupava lo spazio principale del suo lavoro, ma con gli anni si è preso sempre di più il lusso– come lo definisce lui – di dedicarsi alla musica teatrale, al punto che lo spettacolo dal vivo impegna ormai la maggior parte del suo calendario. Risale al 1968 la sua prima colonna sonora: per i cinegiornali sul movimento studentesco della facoltà di Filosofia che frequentava, realizzati da un collettivo universitario sotto la guida di Silvano Agosti. Il debutto in un lungometraggio avviene l’anno successivo, con N. P. Il segreto di Silvano Agosti. Dopo N.P. il segreto comincia una carriera che lo porta a scrivere musica per più di centocinquanta film, e a collaborare con i maggiori registi italiani: fra gli altri, Bellocchio, Monicelli, i Taviani, Moretti, Loy, Tornatore, Benigni; e poi Federico Fellini, che si è rivolto al musicista per i suoi ultimi tre film. Fra i registi stranieri con i quali ha collaborato ricordiamo Ben Von Verbong, Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Éric-Emmanuel Schmitt, Philippe Lioret, Danièle Thompson, Xavier Durringer. Con la colonna sonora de La vita è bella di Roberto Benigni, vince il premio Oscar. Riceve inoltre nel corso degli anni tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’oro, il Globo d’Oro della stampa estera. In Francia, ottiene per due volte la nomination al César, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival Musique et Cinéma di Auxerre. Attivo anche come autore di canzoni, negli anni Settanta compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album Non al denaro, non all’amore né al cielo e Storia di un impiegato. Nel 1995 scrive tre canzoni per il tour teatrale di Roberto Benigni, tra cui la fortunata Quanto t’ho amato. Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro nel cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Nel 1989, con Luigi Magni e Pietro Garinei, crea per il Teatro Sistina la commedia musicale  I sette re di Roma. Alla fine degli anni Ottanta, inizia il sodalizio artistico con lo scrittore Vincenzo Cerami. Insieme all’attore Lello Arena, fondano la Compagnia della Luna, con l’intento di dare vita a un genere che in quel momento non trova spazio sulle scene italiane, un teatro dove musica e parola abbiano ambedue ampio spazio e interagiscano sul piano espressivo. I primi frutti di questa collaborazione sono La cantata del Fiore (1988) e La cantata del Buffo (1990): le due opere, unite successivamente in un unico spettacolo, vengono rappresentate in tutta Italia per quasi duecento repliche. Seguono Il signor Novecento (1992) e Canti di scena (1993). In quest’ultimo allestimento, replicato per sei stagioni, i due autori sono presenti in palcoscenico, con la complicità di un piccolo ensemble orchestrale, di tre cantanti e dell’attrice Norma Martelli. In Romanzo musicale (1998) Cerami e Piovani raccontano i miti della classicità visti con gli occhi dell’uomo contemporaneo. Nel 1998, al Teatro Mancinelli di Orvieto, viene eseguita per la prima volta La Pietà, stabat mater per voce recitante, due cantanti e un’orchestra di ventitré elementi, che Piovani scrive su testo di Vincenzo Cerami. Nella Pasqua del 1999, su invito dell’Autorità Nazionale Palestinese, La Pietà viene offerta alla cittadinanza di Betlemme come messaggio di pacificazione ai popoli della Terra Santa; nel 2004 è riproposta in una doppia rappresentazione nel territorio palestinese di Betlemme e in quello israeliano di Tel Aviv. Nel 2000 debutta Concerto fotogramma: uno spettacolo in cui Piovani compendia e traveste in forma teatrale trenta anni di creazioni per il cinema. E’ del 2001 il “Concerto in quintetto” che propone brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto, appositamente rivisitati, riarrangiati da Nicola Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca innanzitutto il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore. Il repertorio è quello che viene dal cinema dei Taviani, di Moretti, di Benigni, di Fellini. L’isola della luce è una partitura per voce recitante, due cantanti e orchestra su brani dall’Ecclesiaste e testi di Omero, Sicilo, Byron, Einstein, Seferis, Mesomede da Creta e Vincenzo Cerami.È nata nel 2003 su commissione del governo greco, per essere eseguita fra le rovine dell’isola di Delos come spettacolo inaugurale dei giochi olimpici di Atene. Un’altra commissione, quella del Théâtre National de Chaillot, permette la nascita di Concha Bonita, création musicale: uno spettacolo che si colloca a metà strada fra l’opera e la commedia musicale, composto su libretto di René de Ceccatty e Alfredo Arias, applaudito dal pubblico parigino nella stagione 2002-2003. Nel 2005 Concha Bonita viene tradotto da Cerami e Piovani per l’edizione italiana andata in scena all’Ambra Jovinelli di Roma e poi replicata in tutta Italia per quattro stagioni.Nel 2013 è uscito il suo primo CD di canzoni Cantabile dove Piovani si racconta nelle sue canzoni più belle in nuovissime registrazioni con interpreti d’eccezioni.

Nel 2014 esce il suo primo libro – e forse l’ultimo, dice Piovani “La musica è pericolosa”, appunti autobiografici dove la musica diventa un pretesto per parlare della vita, e dove la vita si lascia agganciare proprio in quei momenti in cui un’aria, una combinazione di suoni, il fragore di una banda o l’audacia di una orchestra hanno saputo toccarci il cuore e dirci qualcosa di più su questa rocambolesca avventura di essere musicalmente al mondo: una “vita cantabile”. Nel giugno 2014 è stata eseguita dall’orchestra sinfonica nazionale della Rai di Torino una sua nuova composizione dal titolo Sarajevo. Nel 2015, commissionata da Ravenna Festival, Piovani scrive “Vita nova” cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra La Vita Nuova è una partitura che scrivo con l’ambizione 
di raccontare in musica l’emozione che può ancora dare a un uomo del terzo millennio la lettura del capolavoro giovanile dantesco. Nel 2016 realizza le colonne sonore per i film “L’Indomptée” di Caroline De Rois che ha vinto il Premio “Colonna sonora originale al Festival di Cinéma Européen des Arcs, “Le Confessioni” di Roberto Andò e Assolo di Laura Morante. La RAI  nei mesi di febbraio e marzo ha messo in onda con il titolo “La cometa musicale di Piovani” sei opere:”La Vita Nuova”, “Canti di Scena”, “Semo o nun Semo”, “Viaggi di Ulisse”,  “Padre Cicogna”, “Epta”.A novembre, al Festival del Cinema Italiano di Madrid, gli è stato assegnato il “Premio alla Carriera”.

Cristiano De Andrè – Biografia: Cristiano De André nasce il 29 dicembre 1962 a Genova, cresciuto a contatto con i più importanti esponenti dello spettacolo italiano da adolescente studia violino e chitarra al Conservatorio di Genova, cominciando a collaborare alla realizzazione di musiche per spettacoli teatrali. All’inizio degli anni Ottanta fonda i Tempi Duri, gruppo di cui fanno parte i musicisti veronesi Marco Bisotto, Carlo Pimazzoni e Carlo Facchini. La band produce anche un album, intitolato “Chiamali Tempi Duri”, e si esibisce come supporter di Fabrizio De André fino al 1985, anno in cui si scioglie. Proprio nel 1985 Cristiano De André sale sul palco del Festival di Sanremo, concorrendo nella sezione Giovani con il brano “Bella più di me” (le cui parole sono scritte da Roberto Ferri): arriva quarto, ma si aggiudica il Premio della Critica. Nel 1987 pubblica “Cristiano De André“, il suo primo album da solista, realizzato in collaborazione con il cantautore Massimo Bubola, mentre tre anni più tardi incide il disco “L’albero della cuccagna”, che vede la partecipazione – oltre che di Bubola – di Ares Tavolazzi, Ellade Bandini, Vince Tempera e Mauro Pagani. Sempre nel 1990 Cristiano diventa padre di Francesca, la sua prima figlia. Al 1992 risale il terzo album di De André, intitolato “Canzoni con il naso lungo“, che si avvale della collaborazione di Eugenio Finardi. Un anno dopo, il cantante genovese ritorna al Festival di Sanremo con la canzone “Dietro la porta”, che gli permette di vincere il Premio Volare e il Premio della Critica e di classificarsi in seconda posizione assoluta nella categoria Campioni. Dopo questo successo, viene ristampato il disco “Canzoni con il naso lungo”, che cambia titolo (diventa “Cristiano De André” e accoglie il brano sanremese). Nel 1995 De André pubblica il disco “Sul confine”, realizzato con la collaborazione di Manuela Gubinelli, Daniele Fossati, Carlo Facchini, Stefano Melone, Eugenio Finardi Oliviero Malaspina e Massimo Bubola (oltre al padre Fabrizio, per la canzone “Cose che dimentico”); in seguito, inizia ad accompagnare il padre in concerto, suonando il violino e la chitarra sia nel tour “Anime salve”, del 1997, che nel tour “Mi innamoravo di tutto”, del 1998 (Fabrizio morirà di tumore pochi mesi dopo, nel gennaio del 1999).

Nel 2001 pubblica “Scaramante”, album che viene accolto positivamente dalla critica (vince il Premio Lunezia come miglior album) e dal pubblico e che precede il tour omonimo. Cristiano si ripresenta al Festival di Sanremo del 2003 con il brano “Un giorno nuovo”, caratterizzato da evidenti echi etnici, cui segue l’omonimo album live.

Dopo alcuni anni lontano dalle scene, passati ad occuparsi della Fondazione Fabrizio De André e del suo patrimonio artistico (ma non solo: nel 2004 il cantante viene condannato per lesioni, dopo aver picchiato la sua compagna: grazie al patteggiamento, la pena viene tramutata nel pagamento di soldi), viene arrestato nell’estate del 2006 a Santa Margherita, in Liguria, dopo avere picchiato – ubriaco – due carabinieri: l’accusa è di violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Ricompare in televisione nel gennaio del 2009, in occasione di una puntata speciale della trasmissione di Raitre “Che tempo che fa” dedicata a Fabrizio De André. Pochi mesi dopo intraprende il tour “De André canta De André“, in cui reinterpreta le canzoni del padre, realizzato grazie all’incontro con Bruno Sconocchia e Michele Torpedine. Nel 2011 sua figlia Francesca prende parte all'”Isola dei Famosi”, reality show in onda su Raidue: una partecipazione che suscita molte polemiche in famiglia. Nel 2012 Cristiano registra con altri artisti “Per Gaber… io ci sono”, tributo a Giorgio Gaber in cui canta “Buttare lì qualcosa”; nel 2013, a gennaio, viene ricoverato al Policlinico di Milano dopo essere stato trovato in stato di alterazione dalla polizia, allertata dai vicini di casa del cantante spaventati dalle urla provenienti dalla sua abitazione. Superato il momento difficile, nei mesi successivi pubblica “Come in cielo così in guerra”, il suo nuovo album realizzato con Corrado Rustici, cui si accompagna il “Come in cielo così in guerra Tour”. Il 18 dicembre 2013 viene reso noto che Cristiano De André sarà tra i concorrenti della 64esima edizione del Festival di Sanremo2014, dove si esibirà nei brani “Il cielo è vuoto” e “Invisibili”.

I biglietti lo spettacolo sono disponibili presso i seguenti punti vendita:

Scandiano: Centro Video Taroni, via Mazzini 21 – 0522 983494

Reggio Emilia

Edicola Bertola Graziano, via Gorizia 45 – 0522 930222

Edicola & dintorni, corso Garbiladi 47 – 0522 430544

Mediaworld, Piazzale Azzurri d’Italia c/o I Petali – 0522 579111

Tabaccheria Panciroli, via Panciroli 21 – 0522 580229

Edicola Cavour, via San Rocco 2 – 0522 452198

Tabaccheria DAMA, via Dalmazia 11/b – 0522 307482

Bar Tabacchi KUKKUMA, Piazzale Azzurri d’Italia c/o I Petali – 0522 920204

Sassuolo

Tabaccheria Ansaloni Pippo, via F. Cavallotti 39

Modena

Ipercoop Modena (c/o C.C. Grandemilia), via Emilia Ovest 1480        

Ipercoop Modena (c/o C.C. I Portali), via delo Sport 50            

Media World Modena (c/o C.C. Grand’Emilia), via Emilia Ovest 1480              

Tabaccheria Pellegrini, via Emilia Est 547

Tabaccheria Sant’Agostino, via Emilia Centro 218

Carpi

Ipercoop Carpi (c/o C.C. Borgogioioso),via delle Industrie (angolo Via Ponente)

Radio Bruno, via Nuova Ponente 24/A

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