Sant’Orsola, una targa ricorda i profughi istriani

“Siamo esuli fiumani, istriani e dalmati attraverso confini di odio e di morte. Siamo case strappate, uomini donne e bambini costretti a diventare stranieri. Ora siamo libertà ritrovata che ricorda che siamo stati e sempre saremo italiani”. Questo il testo della targa approvato all’unanimità dal Consiglio della Città Metropolitana di Firenze.

“Siamo tutti migranti e a volte siamo stati costretti a scappare per diversi motivi” ha detto la consigliera Letizia Perini, delegata della Metrocittà alla Cultura, illustrando la proposta che è stata avanzata dal Comune di Firenze: “È bene ricordare la nostra storia”.

Sant’Orsola operò come centro di raccolta profughi dal 1945 al 1955. Vi confluirono con le loro famiglie 580 dipendenti della Manifattura Tabacchi di Pola assegnate alla Manifattura Tabacchi di Firenze, che dall’Ottocento fino al 1941 aveva avuto sede proprio a Sant’Orsola, nelle cui stanze vennero ricavati, con precari separè di legno e cartone legati con lo spago, 272 ambienti familiari.

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