Santo Spirito, dalla prefettura richiesti 800mila euro al Fondo Edifici di Culto

Firenze – La richiesta di un finanziamento di 800mila euro per la basilica di Santo Spirito è stata avanzata dalla Prefettura al Fondo Edifici di Culto costituito negli anni ’80 presso il Ministero degli Interni. I finanziamenti potrebbero arrivare anche con il Recovery Fund e fra le altre cose verrebbero impiegati anche per la cordonatura attiva dal prossimo 1° giugno. Una soluzione, quest’ultima, che non va molto a genio ai residenti, i quali fanno sapere che avrebbero preferito una cancellata leggera.

I soldi richiesti dalla Prefettura al Fondo (specifichiamo che il Ministero degli Interni risulta proprietario del bene) sarebbero stati richiesti al fine di svolgere interventi di restauro e conservazione si all’interno che all’esterno della basilica. La novità è giunta con gli altri provvedimenti riguardanti la gestione degli assembramenti nel corso del Cosp tenuto ieri 29 aprile in prefettura.

A sollecitare la decisione del prefetto, pare sia stato il tenore della relazione della Soprintendenza in cui si mettono in rielievo forti criticità per quanto riguarda lo stato della basilica e dell’area circostante, dovute, secondo quanto sarebbe emerso, anche all’impatto delle migliaia di persone che creano assembramenti ingestibili addossando alle scalinate, al sagrato e alle stesse pareti della basilica imbrattamenti, sporcizia, resti di imondizia e veri e propri residui organici, espletati nei bisogni corporali in via Presto di San Martino sulle pareti stesse della preziosa basilica. E mentre qualcuno si chiede come mai i bagni pubblici della zona restino sovente chiusi proprio negli orari in cui maggiore sarebbe il bisogno, e qualcun altro fra i cittadini si chiede se non sia il prezzo inevitabile dell’aver reso Firenze e le sue bellezze nient’altro che loghi fruibili in una sorta di turistico “liberi tutti”, i residenti aspettano il via libera alla cordonatura da parte della Soprintendenza che pare verrà dato la settimana prossima dal soprintendente Andrea Pessina. E se non basterà, altre ipotesi potrebbero essere messe in campo, oltre alla vigilanza rafforzata da parte della Polizia municipale, forse dellordine, operatori della protezione civile e steward volontari, e potrebbe essere una sorta di “tutoraggio privato”. Anche se ancora su questo punto bisogna capire il chi, il come e il quando.

 

 

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