Santa Croce, pestata a 60 anni attivista del Movimento per la Casa

Firenze – Un vero agguato. Una signora di oltre sessant’anni, capelli bianchi, una nonna, torna a casa la sera di sabato, alle 22. Ha passato una bella giornata di mobilitazione con alcuni amici, e non può pensare che qualcuno alle spalle arrivi, la strattoni, la butti a terra e la riempia di botte, nonostante la sua reazione pronta che consente di mettere per qualche tempo fuori gioco tre energumeni. Gli aggressori sono cinque. Tentativo di rapina? Neanche un po’. Nessun tentativo di furto. Annina, così è conosciuta a Santa Croce, è un’attivista da decenni del Movimento di Lotta per la Casa, ben conosciuta da tutti, una di quelle persone che godono della stima e del rispetto anche di quelli che non la pensano come lei. Fino a sabato sera. Perché sabato qualcosa è accaduto che ha dato una svolta nel clima che gruppi sempre più numerosi stanno cercando di alimentare in uno dei quartieri più popolari, con una forte tradizione di lotte proletarie, di Firenze. L’episodio avviene a conclusione della giornata di mobilitazione perla morte di George Floyd, dopo che, ai margini della grande manifestazione che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, qualche gruppo discordante ha tentato iniziative contrarie, di cui una alle Cascine, una in piazza dell’Unità e ancora in Santa Croce. I risultati per Anna, costole doloranti, incrinate, ginocchio gonfio e ferito, naso rotto e occhiali spaccati.

“Sono sbalordito e arrabbiato. Dopo la manifestazione antirazzista di sabato scorso a Firenze Anna, un’attivista del Movimento di lotta per la casa di oltre 60 anni, è stata aggredita in pieno centro da un branco di energumeni di estrema destra che le hanno rotto il naso e gli occhiali mentre stava tornando a casa”. La denuncia arriva da Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra, che esprime piena solidarietà all’attivista fiorentina aggredita. “Si tratta di una violenza vigliacca, che ha colpito una donna sola, minuta e non più giovane. Purtroppo gravi episodi di stampo neofascista sono sempre più frequenti nella nostra regione – ha aggiunto Fattori – pochi giorni fa a Firenze è stata dipinta una svastica nelle vicinanze di un’abitazione di famiglie ebree, e a San Giuliano Terme è stata bruciata la bandiera arcobaleno di una coppia gay. Tutte le realtà democratiche della nostra regione devono immediatamente attivarsi, dobbiamo fare tutto il possibile perché gli autori di questi fatti vengano identificati e perché non si verifichino nuove violenze e nuovi atti intimidatori di matrice neofascista. Chi resta in silenzio è complice”

Ed è Marzia Mecocci, portavoce del Movimento di Lotta per la Casa, a mettere i puntini sulle i. “Si tratta di un episodio inaccettabile, cui è necessario dare una risposta chiara, popolare, decisa. La città non può accettare l’innesco di un clima insopportabile. Altri episodi, passati sotto silenzio, fanno da segnali premonitori di ciò che si tenta di fare in una zona simbolo della coscienza politica libertaria e di sinistra di Firenze: accoltellamenti, pestaggi di persone ree solo di mendicare qualche spicciolo, insulti e aggressioni motivate da differenze di genere o di colore. Da mesi si cerca di creare tensione e scontro. Per questo la risposta deve essere corale, allargata, senza dubbi: solidarietà ad Anna, nonna coraggiosa, e con lei a tutti coloro che vogliono contrastare  miseria ed esclusione. In altre parole, rimanere umani”. Intanto, una manifestazione corale, allargata e partecipata sarà un primo passo per far capire una, singola, ma importantissima cosa: Firenze dice no.

In serata arriva anche la nota dei consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu: “Nessun sentimento di paura colpirà i movimenti e l’appuntamento è in piazza Santa Croce, vicino a dove si è consumato l’episodio, questo sabato, alle 17.

Siamo abituati a una politica istituzionale sempre pronta a condannare chi viola la legge per garantire il diritto alla casa, riconosciuto dalle dichiarazioni internazionali e dalla Costituzione italiana. Vogliamo confidare che di fronte a questo episodio di violenza tutte le parti politiche condannino l’episodio, scegliendo di esprimere vicinanza e sostegno alla persona colpita”.

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