E' a prova di alluvione, il nuovo allestimento che Santa Croce mostrerà domani mattina alla città. La "risistemazione" con occhio alla sicurezza riguarda le decine di opere accolte nel complesso museale di Santa Croce a Firenze, capofila il celebre Cristo crocifisso del Cimabue, gravemente danneggiato dall’evento del 6 novembre 1966 e riportato alla sua naturale bellezza da un restauro durato, per la sua complessità e delicatezza, dieci anni.
La gande risistemazione che ha avuto l'obiettivo di porre le opere là dove una ipotetica nuova alluvione non possa toccarle, ha visto il ricollocamento di una delle opere più conosciute a livello internazionale, il Cristo di Cimabue appunto, dalla Sala del Cenacolo alla Sacrestia. Lo spostamento è avvenuto a dicembre scorso. Domani mattina il nuovo allestimento verrà presentato alla cittadinanza con una apertura straordinaria del complesso di Santa Croce. All’iniziativa parteciperanno, tra gli altri, anche il sovrintendente dell’Opificio delle Pietre dure, Marco Ciatti, e la presidente dell’Opera di Santa Croce Stefania Fuscagni.