D’accordo che i casi di vera o presunta malasanità tocchino le corde più sensibili del cittadino ma questa vicenda si situa tra il macabro e l’ironico. Un semplice errore di stampa eppure è lecito presumere abbia fatto tornare alla memoria il caro estinto, lontano o vicino nel tempo, quando riceveva la corrispondenza quotidiana.
Il distretto sanitario di Scandiano ha infatti inviato 200 lettere, all’interno di un numero più sostanzioso, ad altrettante famiglie di persone decedute. La gaffe postale è avvenuta selezionando le etichette degli assistiti del dottor Giovanni De Filippo arrivato alla pensione. Come da prassi quando un medico di medicina generale viene collocato a riposo la struttura sanitaria da cui dipende avvisa con una lettera tutti gli ex pazienti del professionista.
Circostanza ha però voluto che la comunicazione sia stata inviata anche ad un congruo numero di defunti. In termini tecnici ed un po’ cinici si parla di assistiti cessati a vario titolo. Dove per “vario” si intende anche la morte biologica. A nome del distretto scandianese è arrivata un’altra lettera, questa volta di scuse, da parte del direttore, la dottoressa Eletta Bellocchio che si dice costernata e chiede scusa alle famiglie interessate dal disguido