Sanità, incontro in Prefettura per gli infermieri

Aggressioni a operatori sanitari, nel 2023 in Toscana 2356 casi

Firenze – Dopo la protesta di pochi giorni fa, l’Opi, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche, fa sapere di avere avuto un incontro in Prefettura. La protesta era scattata quando l’Ordine dei Medici, a seguito delle violenze che perseguitano ormai da tempo tutti gli operatori sanitari, era stato ricevuto dal Prefetto per un confronto sulla questione.

Siamo molto soddisfatti del confronto avuto con il vice capo di gabinetto della prefettura di Firenze, Eugenio Di Agosta, che ringraziamo per aver confermato la piena disponibilità a riceverci“, ha detto David Nucci, presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia.

Nei giorni scorsi, l’Ordine dei Medici di Firenze aveva chiesto in autonomia un incontro in Prefettura per discutere del problema delle aggressioni negli ospedali. “Appena ne abbiamo avuto notizia – ha detto il presidente Nucci – abbiamo a nostra volta chiesto di essere ricevuti, perché crediamo che l’unico modo di affrontare il tema sia portare avanti le istanze di tutti i professionisti sanitari, a livello interdisciplinare. Abbiamo ulteriormente formalizzato la richiesta, sia alla Prefettura di Firenze che a quella di Pistoia. Per Firenze siamo stati subito ricevuti, ieri pomeriggio, e c’è stato assicurato cheall’inizio di settembre, si terrà un tavolo congiunto, che coinvolgerà tutti i rappresentanti delle professioni sanitarie, proprio come auspicavamo. Con la Prefettura abbiamo inoltre avuto modo di evidenziare anche la situazione delle carceri che, a nostro parere, rende estremamente complesso anche il lavoro degli infermieri”.

Opi Firenze-Pistoia da sempre si occupa del tema delle violenze nei confronti di infermieri e personale sanitario, evidenziando la necessità di un approccio congiunto sul tema. “Solo per parlare dell’ultimo anno, già a gennaio abbiamo lanciato una nota in sinergia con il presidente dell’Ordine dei Medici Pietro Dattolo, corredata dai dati relativi al numero delle aggressioni al personale sanitario in Toscana – chiarisce Nucci -. Oltre a seguire, mese per mese, l’evolversi della situazione, una settimana fa, a seguito dell’aggressione da parte di un paziente nei confronti di un’altra paziente avvenuta all’Ospedale San Giuseppe di Empoli abbiamo inviato una nota rimarcando la necessità di rafforzare la sicurezza e i controlli negli ospedali, in sinergia con le Forze dell’Ordine, a tutela di sanitari e cittadini“.

Come evidenziato ai Prefetti di Firenze e Pistoia, le aggressioni al personale sanitario, siano esse verbali o fisiche, continuano ad essere un fenomeno ancora troppo diffuso: infatti dai dati dell’Osservatorio della Regione Toscana, istituito a fine del 2018, si evince che nel 2023 si sono registrati 2356 casi di cui 1769 aggressioni verbali e 478 fisiche, con 109 persone che non hanno esitato a fare danni anche alle strutture.

“Il dato, oltretutto, è ampiamente sottostimato per una ben conosciuta carenza e ritrosia alle segnalazioni. Oggi, sempre più spesso, ci troviamo di fronte a fatti di cronaca non più tollerabili, ai quali è necessario mettere fine e per i quali è necessario un coinvolgimento permanente delle istituzioni, aziende, ordini e forze sindacali – conclude Nucci – a tutela della sicurezza e del decoro professionale, l’Ordine non può che chiedere ancora una volta, come ha già fatto in passato, un intervento (non sporadico, ma strutturale e permanente) delle istituzioni competenti e delle forze dell’ordine a favore di tutti i professionisti sanitari che hanno pari dignità e devono avere pari attenzione e rispetto”.

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