Sanità, Ctds: “Villa Donatello, il privato sponsorizzato dal pubblico”

Firenze – Villa Donatello è gestita da Unipol, ed è completamente privata. Eppure, alla sua inaugurazione erano presenti in rappresentanza del Comune di Firenze, l’assessore al welfare e sanità del Comune di Firenze Andrea Vannucci e il presidente del Q1.  La struttura è stata “rimodernata e arricchita di nuovi servizi”, secondo le dichiarazioni del presidente e dell’amministratore delegato.

E’ quanto lamenta il Coordinamento toscano della sanità fiorentino, in una nota che fa un resoconto di memoria storica. “È utile ricordare che solo qualche anno fa Unipol dichiarò un esubero del 45% del personale di Villa Donatello, 46 lavoratori, a causa della cessazione della convenzione tra la stessa e l’AOU di Careggi per l’esercizio della libera professione medica intramoenia che, come prevede la legge, fu riportata all’interno delle strutture pubbliche. Unipol tentò anche una speculazione finanziaria a carico del fondo pubblico, cercando di vendere il Centro Oncologico Fiorentino – situato a Villa Ragionieri in zona Castello – alla Regione.

Nella continua ricerca di “spazi di mercato” per il business sanità – attacca il Coordinamento – Unipol ha poi spostato tutta l’attività privata – ambulatoriale e di ricovero – di Villa Donatello a Villa Ragionieri. Nel frattempo ha ristrutturato Villa Donatello per inaugurarla ora con nuove attività e prestazioni: quelle più redditizie e semplici, come dichiarato dagli stessi amministratori, che invoglino i cittadini del Centro città ad usufruirne, ovviamente a pagamento, dopo il lancio pubblicitario con offerte di servizi gratuiti. Si chiude così il cerchio dopo la dismissione progressiva dei presidi sanitari del Centro: chiusura di Borgo Ognissanti e villa Basilewsky. Sarebbe stato anche il destino di lungarno Santa Rosa se la mobilitazione popolare non lo avesse difeso”.

Infine, alcuni dati circa l’aumento del fatturato per la sanità privata dichiarati dagli stessi amministratori Unipol: +6,9% dei ricavi totali; +9,2% dei ricoveri in 8 mesi. “Aumento che si accompagna al profitto derivante dalle polizze assicurative – continua la nota – l’assistenza sanitaria integrativa introdotta nei contratti di lavoro ingrassa il mercato delle assicurazioni di cui Unipol è un pilastro portante e nel contempo sottrae soldi al fondo sanitario pubblico. Si calcola che i benefici fiscali per le assicurazioni ammontino, nel 2019, a 2 miliardi, che non sono poca cosa se fossero andati ad incrementare i 114 miliardi, largamente insufficienti, del fondo sanitario nazionale del 2019”.

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