Firenze – La denuncia è grave e la lancia Fp Cgil. Riguarda le buste paga dei sanitari toscani, che, secondo l’accusa del sindacato, sono state tagliate di 30 milioni di euro, in busta paga pari a centinaia di euro in meno.
“Sono scelte gravi e tagli draconiani con effetti drammatici sulle spese di personale e salari, senza avere un confronto col sindacato” è la denuncia contenuta in una nota molto critica nei confronti della Direzione generale dell’assessorato regionale alla Salute della Toscana.
La posizione del sindacato è netta: “Senza un’inversione di rotta sono in arrivo mobilitazioni”.
“Si tratta di alcune centinaia di euro l’anno a cui lavoratori e lavoratrici dovrebbero rinunciare”, continua la nota, “qualcosa è cambiato negli ultimi mesi nella conduzione della Sanità regionale e decisamente in peggio. Con l’avvento della nuova Direzione generale dell’assessorato si è determinato un netto cambiamento di indirizzo in termini di politiche e di relazioni”.
Il sindacato testimonia di aver assistito “all’indicazione, perentoria e vincolante, da parte della Direzione dell’assessorato alle Aziende sanitarie, di rientrare con tagli draconiani sulla spesa di personale nel 2022 ed al taglio inaccettabile del salario dei lavoratori della sanità toscana (dai soldi a disposizione per fare i contratti integrativi aziendali) per un ammontare complessivo che supera i 30 milioni di euro per l’anno in corso, e che dispiegherà i propri effetti in modo drammatico nei prossimi mesi”.
“Tutte queste scelte gravi – conclude la nota – sono state prese saltando in modo sistematico il confronto col sindacato, in aperto contrasto con la tradizione, anche recente, della nostra Regione”.