Sanità, Cartabellotta (Gimbe): “Toscana al top per assistenza, ma il sistema italiano è a rischio”

Firenze – Sistema sanitario nazionale sull’orlo del burrone. A lanciare l’allarme rosso è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe,  relatore eccellente al XX Congresso nazionale Fare (Federazione delle associazioni regionali degli economi e provveditori alla sanità) che da ieri ha aperto i battenti a Firenze. Argomento del confronto (all’incontro partecipano professionisti della sanità, fornitori, amministrazioni pubbliche e cittadini) i tre miliardi  in più di finanziamento pubblico per la spesa sanitaria previsti per il biennio 2020-2021. Titolo del congresso, che si tiene al Grand Hotel Mediterraneo, “Gli approvvigionamenti in sanità: complessità dei processi e diversificazione delle competenze. Una rete di professionisti per gestire il cambiamento”.

Se il dato che emerge sulla Toscana è lusinghiero ( arriva infatti il 7,4% degli italiani che si curano fuori regione) è il sistema sanitario regionale a destare preoccupazioni, come emerge dall’ultimo report dell’Osservatorio della Fondazione Gimbe.

“I dati mostrano una retrocessione dell’Italia come uno scivolamento di un ghiacciaio – ha sottolineato nella sua lectio magistralis Cartabellotta – e il servizio sanitario nazionale lo stiamo perdendo. Se ciò accadesse il nostro Paese si troverebbe in un terribile disastro economico. Serve una seria riforma della sanità  integrativa. La priorità per le regioni è  il rilancio delle politiche del personale e l’incremento salariale, poi ci sono le innovazione”.

In tutto questo però, la Toscana si salva: “In questi anni – ha detto il presidente della Fondazione  a margine del congresso – il servizio sanitario toscano si è collocato sempre al top nella classifica degli adempimenti dei livelli essenziali di assistenza. Quindi possiamo dire che rappresenta uno dei primi servizi sanitari d’Italia. E’ ovvio che ci sono sempre margini di miglioramento. La fusione in tre grandi aziende ha creato inzialmente delle criticità organizzative che sono state via via superate, offrendo oggi un servizio sanitario di prima classe ai cittadini toscani”.

Nel dettaglio, l’ultimo report dell’Osservatorio della Fondazione Gimbe “La mobilità sanitaria interregionale nel 2017”, vede la Toscana al quinto posto in Italia per indice di attrazione dopo Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio, con il 7,4% di mobilità attiva, per un totale di crediti (pari al valore delle prestazioni erogate a cittadini non residenti) di 344,7 milioni di euro. Per quanto riguarda invece l’indice di fuga, ovvero la mobilità passiva (cittadini toscani che vanno fuori regione a curarsi), la Toscana, all’11esimo posto in Italia, registra un debito di -205,3 milioni di euro.

Nel centro Nord, infatti, oltre ad un’elevata mobilità attiva, si rileva una mobilità di prossimità, agevolata dalla facilità di spostamento tra regioni con elevata qualità dei servizi sanitari. Nel complesso, però considerando mobilità attiva e passiva, in Toscana il saldo è positivo, pari a 139,3 milioni di euro. Da evidenziare che il 98% del saldo attivo si concentra in sole quattro regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana.

“La Regione Toscana – ha spiegato il direttore di Estar Toscana, Monica Piovi – si è data un modello particolare nel settore degli approvvigionamenti, che ha visto la centralizzazione di questa funzione all’interno di un ente, Estar. La centalizzazione e la programmazione biennale in questo settore è una grande opportunità. In particolare, è un’opportunità per la Regione Toscana di verificare se c’è coerenza tra programmazione degli acquisti e programmazione sanitaria e soprattutto è possibile concordare con le aziende sanitarie i reali fabbisogni. Ovvero, si acquista per dare un servizio al paziente”.

Oggi, venerdì 25 ottobre, interverranno, tra gli altri, Francesca Moccia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, organizzazione che promuove l’attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza (alle ore 11 circa), e Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, con la lectio magistralis “Dalla produzione ai servizi: l’economia come incontro” (ore 17.30).

Sabato, dalle ore 10, giornata conclusiva del congresso con l’assemblea dei delegati Fare ed elezione del presidente.

Nel video, il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta

Total
0
Condivisioni
Prec.
Conciliazione vita-lavoro, condannato Ispettorato del lavoro

Conciliazione vita-lavoro, condannato Ispettorato del lavoro

Firenze – Conciliare vita familiare e lavorativa è un diritto e il datore

Succ.
Confindustria Toscana Sud: che cos’è il Patent Box

Confindustria Toscana Sud: che cos’è il Patent Box

Arezzo – Confindustria Toscana Sud in collaborazione con KPMG, organizza

You May Also Like
Total
0
Condividi