San Miniato – Spettacoli, incontri, laboratori, presentazioni editoriali sono gli ingredienti di “Contemporanei Scenari”, festival interdisciplinare nato otto anni fa a San Miniato da un’idea di Teatrino dei Fondi (che qui ha la sua residenza artistica) in sinergia con le edizioni Titivillus, con l’obiettivo di mettere a fuoco le spinte, le tendenze, le inquietudini, ma anche le contraddizioni, che caratterizzano la scena teatrale di oggi, partendo dalla drammaturgia per arrivare alla performing art.
L’edizione 2018, firmata dal direttore artistico Enrico Falaschi, parte oggi da San Miniato fino a domenica 23, per poi trasferirsi a Fucecchio, presso il Nuovo Teatro Pacini, venerdì 28 e sabato 29. Il cartellone comprende 17 appuntamenti (tre in prima regionale: Teatro delle Ariette, Irene Lamponi/Valeria Angelozzi e Piccola Compagnia Dammacco), che coinvolgono una cinquantina di artisti, tra i quali una folta rappresentanza toscana (Attodue/Murmuris, Kanterstrasse, Pilar Ternera, Teatrino dei Fondi) e un nucleo di giovani leve, artisti emergenti (Agnese Lanza, Greta Francolini, Lucrezia Gabrieli, Roberto Garcia Suarez).
“Il festival – dichiara Falaschi – cerca di rispondere da sempre a quelle istanze di rinnovamento della scena, di ricambio generazionale, ma anche di valorizzazione della produzione artistica toscana e di promozione della cultura teatrale tout court, attuando al contempo una strategia di audience development che contribuisca a coinvolgere sempre più attivamente i territori in cui opera”.
Partito con un omaggio a Dario Marconcini e Giovanna Daddi, a cura di Gianfranco Capitta, una conversazione tra arte e vita inframezzata dalla proiezione di alcuni corti di Jean-Marie Straub (il regista francese che ha legato il suo nome al teatro di Buti e alla tradizione dei maggianti) e da alcune letture dal vivo della stessa Daddi, il programma di sabato si presenta particolarmente ricco.
Il via alle 17 (presso la Sala del Bastione) lo dà una versione per ragazzi di “Ubu Roi” di Alfred Jarry, che nell’adattamento di Simone Martini e della sua compagnia Kanterstrasse, diviene un interrogativo “Ubu chi?”. A seguire, nel chiostro del loggiati di San Domenico, si presenta il volume “Dopo Salò. Una trilogia teatrale sull’Italia dalla caduta di Mussolini all’avvento di Berlusconi” di Massimo Sgorbani e Gianfranco Pedullà, edito da Titivillus, mentre presso il Circolo Cheli va in scena l’ultimo lavoro del Teatro delle Ariette, “Attorno a un tavolo. Piccoli fallimenti senza importanza”, uno spettacolo-cena in cui gli spettatori sono gli stessi commensali.
La serata si chiude con le coreografie di Greta Francolini e Lucrezia Gabrieli, e con “La buona educazione” della Piccola Compagnia Dammacco, protagonista Serena Balivo, premio Ubu miglior attrice emergente. Per domenica il cartellone prevede: prima la “Conferenza sulla pioggia” di Juan Villoro, uno dei maggiori scrittori latinoamericani, messo in scena da Roberto Garcìa Suarez per la regia di Laura Iachetta; poi la compagnia labronica Pilar Ternera che presenta “Scene di libertà” del giovanissimo autore tedesco Jan Friedrich, un testo che restituisce una generazione di ventenni con un profondo bisogno d’amore e libertà.ù
La coda del festival a Fucecchio contempla: venerdì 28 l’incontro con aperitivo alle 18 con Pilade Cantini, autore di “Carlo Monni: balenando in burrasca (edito da Clichy), con al seguito letture di alcune pagine del libro per meglio inquadrare “il Monni”, errante fra Dante e di Bukoski, e poi “Cosa losca” un lavoro del Teatrino dei Fondi sulla legalità ispirato a “La mafia spiegata ai ragazzi” di Antonio Nicaso, diretto e interpretato da Claudio Benvenuti e Marco Sacchetti. Infine sabato 29 in occasione dell’uscita del volume “Monologhi” (Titivillus), si terrà un incontro con la drammaturga Chiara Guarducci, al quale partecipano Francesco Vasarri, Enrico Falaschi e Laura Cioni. Mentre la chiusura del festival spetta a “Il pesciolino d’oro” tratto dalla fiaba “Il vecchio pescatore” di Aleksander Puskin, scritto e diretto da Enrico Falaschi, con Ilaria Gozzini e Alberto Ierardi. Info 0571 462825.