San Lorenzo, Nardella: “Prendere o lasciare”

Dopo gli scontri, i flash mob e le scuse a Nardella, gli ambulanti sono tornati a dialogare con le istituzioni per inseguire una soluzione sul posizionamento dei banchi. I rappresentanti sindacali ieri pomeriggio hanno raccolto le ennesime proposte del comune: una provvisoria e una definitiva.
Quella provvisoria comporta l'annullamento del Cosap (la tassa sul suolo pubblico) attuale, dato che in questo periodo di limbo i ricavi sono stati minimi o nulli, e ne prevedrebbe uno sconto dell'80% per i prossimi 3 mesi – durata della fase transitoria. I banchi si disporrebbero come segue: 22 in Piazza del Mercato, 18 nell'ultimo tratto di Canto de' Nelli, 10 al Piazzale Michelangelo, 9 in Sant'Antonino, 4 in Piazza Madonna degli Aldobrandini e 15 in Via Magliabechi (zona S. Croce). Una soluzione dispersiva che potrebbe anche dividere dall' interno la compagine degli ambulanti e dunque indebolirla, ma che, d'altro canto, avrebbe anche la funzione di ridurre il malcontento e arginare la tensione accumulata, soprattutto in vista (mormorano alcuni a voce non tanto bassa) delle imminenti elezioni comunali.

La proposta definitiva richiede invece l'adozione di nuovi banchi. Rispetto alla precedente, il numero di posti al Piazzale Michelangelo salirebbe a 25 e si introdurrebbe la possibilità per una dozzina di trasferirsi sotto la Loggia del Grano (zona Uffizi). Il resto della disposizione rimane invariato a parte l'abbandono di S. Antonino e di Via Magliabechi.
"Prendere o lasciare", ha esordito Nardella.
Gli ambulanti si riuniranno per analizzare i pro e i contro e approvare una decisione che rispetti il più possibile la volontà di tutti. Alcuni hanno già manifestato la loro perplessità, soprattutto per il trasferimento in Sant'Antonino e in Via Magliabechi ("Tanto vale restare in Piazza del Mercato, a questo punto"), altri si sono dimostrati più favorevoli ("Non abbiamo altra scelta che accettare").
Intanto, nei prossimi giorni il Tar si pronuncerà rispetto alla modalità (anzianità della licenza) di creazione delle graduatorie in base alle quali si attribuirebbero i posti.
In gioco non ci sono soltanto 84 proprietari, ma le rispettive famiglie, insieme ai dipendenti e a tutto l'indotto (fornitori in primis): un malumore che potrebbe travalicare sulle scelte elettorali, in assenza di una soluzione condivisa.

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