Firenze – Un segnale, una prova che la gente dell’Oltrarno non è disposta a subire il cambiamento del quartiere senza reagire: è questo, il senso del blitz compiuto stasera da un gruppo di cittadini nella “stanza dei bambini”, vale a dire uno spazio da sempre adibito al pubblico e per i giochi dei ragazzini di San Frediano. Una nutrita schiera di residenti nel tardo pomeriggio sono infatti entrati nella stanza, ormai chiusa da anni e inutilizzata, per appendere alcuni cartelloni in cui si reclama il diritto alla vivibilità della zona e la necessità di ottenere spazi sociali di aggregazione e di servizio per il quartiere. Fra i manifestanti, anche Fabrizio Valleri, calciante dei Bianchi e candidato alle elezioni amministrative scorse in una lista civica per la poltrona di sindaco, che dichiara: “Vogliamo con questo gesto dare un segnale forte agli amministratori che San Fediano non ci sta a farsi sottrarre spazi e a vedere senza reagire calare la vivibilità del quartire”.
Avvisaglie in questo senso ci sono state, proprio negli ultimi mesi: litigi per strada, spaccio in piazza Tasso, una serie di piccoli episodi che facevano sentire la gente del quartiere non più sciura ad uscire, in particolare nelle ore serali. Una situazione inaccettabile, specie nell’Oltrarno, dove la presenza dei cittadini è sempre stata forte e significativa per la vita del territorio. Adesso, si aspetta: che dal Comune giungano risposte, con la consapevolezza che San Frediano non ci sta a perdere identità e vivibilità. Del resto, la questione della stanza dei bambini, che si trova all’angolo fra via del Leone e piazza Tasso, era già da mesi una ferita aperta, in quanto quello spazio era sempre stato storicamente a disposizione della gente. Pastoie burocratiche e , qualcuno mormora, cattiva volontà, lo avevano sottratto alla fruizione pubblica.
D’altro canto, proprio il problema della sottrazione di spazi pubblici con il conseguente corollario di minore vivibilità del territorio, oltre alla trasformazione di immobili storici del territorio in strutture ricettive o di offerta culinaria (come l’ex- cinema Eolo), erano state al centro, negli ultimi giorni, di due assembleee pubbliche cittadine: una che si è tenuta in piazza Tasso, organizzata dall’occupazione di via del Leone con il contributo di altre sigle, fra cui Pap e Cobas, che aveva portato in piazza a discutere del futuro del quartiere una cinquantina di residenti, l’altra che in Sala delle Leopoldine aveva visto un centinaio di cittadini, per la maggior parte residenti, rispondere all’appello del comitato Oltrarno Futuro.