Firenze – “Adesso basta a ritardi, tatticismi e rimpalli. Il Ministero, la Regione Toscana e Rete Ferroviaria Italiana procedano immediatamente a ridurre le attese per i treni regionali e a migliorare la qualità del servizio”. E’ quanto afferma Samuele Segoni, deputato di Alternativa Libera, a seguito della risposta giunta in commissione Trasporti alla Camera da parte del sottosegretario al Mit Umberto Del Basso De Caro a un’interrogazione, firmata anche da Massimo Artini (AL) e Chiara Gagnarli (M5S), che chiedeva al governo garanzie per la riduzione dei ritardi per la tratta regionale Firenze – Figline Valdarno.
Nella replica il Ministero ha evidenziato come l’offerta di treni regionali, con un volume di 18 treni al giorno, sulla linea direttissima sia rimasta invariata dal 2008 nonostante l’incremento dei treni AV e che eventuali passi avanti si otterranno alla conclusione dell’Accordo Quadro fra Regione Toscana e RFI previsto entro la fine del 2015. “Dal 2009 al 2015, il servizio ferroviario alta velocità Firenze-Roma è cresciuto notevolmente – rimarca il deputato toscano – aumentando, soprattutto nelle ore di punta, anche la criticità per i treni regionali che sono costretti a sostare per 5-15 minuti ogni volta prima di entrare nella direttissima, al bivio Valdarno Nord in andata e al bivio di Firenze Rovezzano al ritorno”.
“Serve un rispetto degli accordi presi tra le Istituzioni e Rete Ferroviaria Italiana affinché si riducano i disservizi che colpiscono ogni giorno oltre 10.000 pendolari provenienti dal Valdarno fiorentino e aretino” aggiunge Segoni “La risposta del sottosegretario non rappresenta un alibi per nessuno, il Ministero non può limitarsi a fare da spettatore; chiediamo la realizzazione dello studio di fattibilità per rispondere alla domanda di mobilità dei pendolari e interventi per una velocizzazione delle tratte lente in particolare della Firenze Rovezzano-Incisa Valdarno: ognuno faccia la sua parte con responsabilità e celerità” conclude.