Il dialetto modenese per uno slogan che sottolinea come, nonostante il colore della pelle non sia proprio lo stesso, ci si sente e si è sassolesi a tutti gli effetti: è Sam tòt cumpagn, il festival dell’interazione organizzato da AGIM (Associazione della Generazione Italo-Marocchina), un’associazione con sede a Sassuolo e costituita da giovani immigrati di seconda generazione, ossia cresciuti, quando non nati, in Italia.
Obiettivo del festival – che si terrà dal 16 al 24 novembre- è promuovere sul territorio sassolese l’intercultura e la cultura dell’interazione, che inizia dal sentirsi cittadini attivi e responsabili del proprio paese, favorendo, contemporaneamente il protagonismo dei giovani e la loro partecipazione alla vita della città per creare una società in grado di accogliere e valorizzare le differenze.
“Come giovani di seconda generazione stiamo vivendo le stesse problematiche che vivono quotidianamente in giovani italiani – dice il presidente di AGIM El Bakkali Abdel-ilah – proprio per questo crediamo che sia arrivato il momento di apportare un cambiamento che proprio dai giovani deve partire: ci vogliono azioni concrete basate su responsabilità e coraggio e che devono essere condivise dall’intero panorama giovanile. Non dobbiamo aspettare che qualcuno faccia il primo passo, ma crearlo insieme per poter cambiare le cose in positivo. Per questo – continua Abdel-ilah – non parliamo di integrazione, che oggi è sempre più spesso intesa come assimilazione, ma di interazione, ossia interagire con l’altro per creare un percorso di conoscenza e un cammino condiviso. I valori condivisi – conclude il presidente – portano ad avere obbiettivi comuni, che portano a lavorare insieme per raggiungerli”.
Ad inaugurare questo festival il 16 novembre è un convegno nazionale sulle diverse esperienze e realtà associative dei giovani di seconda generazione in Italia. Parteciperanno rappresentati di associazioni della G2 ed esperti. Il convegno vuole essere uno strumento per consentire a questi giovani di far sentire la loro voce, di raccontare le loro esperienze e di confrontarsi con esperti del settore.
In Sala Biasin, il 21 novembre, si terrà la presentazione fotografica “Il Marocco visto dai miei Occhi”: da Fez a Marrakech attraverso il deserto e la costa atlantica. A cura di Massimo Gherardini, fotografo Sassolese, consterà in un viaggio guidato tra alcune delle più belle ed importanti città marocchine viste con gli occhi di un turista sassolese a confronto con quelli di ragazzi nati o provenienti da quelle realtà. Moderatrice della serata la giornalista Laura Corallo.
E ancora il 22 novembre appuntamento con la pizzata di Beneficienza, presso la Parrocchia di S.Antonio in via Fossetta, che si concluderà con una sfilata di abiti vintage femminili e maschili, acquistabili successivamente tramite asta. Il ricavato della serata sarà devoluto alla Caritas Sassuolo – Valle del Secchia che destinerà i proventi nei suoi progetti di inserimento lavorativo all’interno dei Centri d’Ascolto, nonché a quello dell’Emporio della Solidarietà ” il Melograno” di Sassuolo.
Il 24 novembre è invece il turno per la cena interculturale ” Mangiamo e interagiamo”, presso le sale della parrocchia della SS Consolata, dove ogni commensale offrirà una specialità tipica della propria tradizione; l’obiettivo è conoscersi, confrontarsi e mangiare divertendosi. Dalle ore 20,30 intrattenimento musicale con : il cantautore sassolese Dodo Reale e l’artista Hip Hop Umma Mic.
E l’8 dicembre a chiudere il ciclo di appuntamenti a San Michele ci sarà il torneo di calcetto: Interaction Soccer che ha l’obbiettivo di unire giovani di ogni cultura per giocare al più grande di tutti gli sport. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’ Emporio della Solidarietà “Il Melograno”, il cui obiettivo è quello di aiutare chi si trova in difficoltà economiche. Ogni squadra giocherà a nome di una nazione del mondo.